Atalanta, il lungo sodalizio con Marino alla fine è terminato. Si è concluso per volontà soprattutto dell’ex direttore generale che ha pensato che fosse ormai terminato un ciclo vincente con il club lombardo.
“Ho voluto io la rescissione del contratto. La famiglia Percassi voleva che rimanessi. E’ da maggio che stavo maturando la decisione: ho capito allora che stava concludendosi un ciclo“. Cosi’ Pierpaolo Marino, ormai ex direttore generale dell’Atalanta, spiega in una conferenza stampa da lui indetta i motivi dell’addio. “Vado da Bergamo con tristezza ma al tempo stesso mi porto dietro grandi soddisfazioni. Quando 5 anni fa venni a Bergamo nessuno credeva al miracolo della salvezza visto l’handicap dei sei punti a causa del calcioscommesse. Personalmente ci avevo messo la faccia. Altri risultati importanti conseguiti? La permanenza nei successivi tre campionati in serie A. Certo, di errori ne ho commessi ma chi ne e’ esente?“.
Cinque anni sono tanti ma quelli di Marino all’Atalanta sono stati speciali. “Tra i ricordi indelebili le vittorie di Siena e Napoli con i supporter festanti ad attenderci al nostro ritorno“, sottolinea Marino che lascia “lascio una buona squadra e un valido mister quale e’ Edy Reja, che ho voluto io. Lascio una società eccellente sotto ogni punto di vista e una piazza calcistica straordinariamente legata alla squadra. Per questo ringrazio chi mi ha dato fiducia e mi e’ rimasto sempre vicino. Un accenno particolare alla tifoseria che definire stupenda e’ addirittura riduttivo“.
Infine sul suo futuro “Ho promesso alla mia famiglia di staccare per almeno sei mesi, poi si vedrà. Anche di recente e in passato ho avuto richieste da qualche club che pero’ ho declinato all’istante. A Bergamo, comunque, non mi rivedrete: cosi’, del resto, ho fatto anche in precedenza“, conclude Marino.