Parma, si lavora per la Serie D: cordata di imprenditori locali e Nevio Scala presidente

Parma serie d scala– Il giorno dopo la sentenza che ha dichiarato il fallimento definitivo del Parma Fc si comincia a lavorare per il futuro e per il prossimo campionato di…

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Parma serie d scala– Il giorno dopo la sentenza che ha dichiarato il fallimento definitivo del Parma Fc si comincia a lavorare per il futuro e per il prossimo campionato di serie D. La cordata di imprenditori parmensi che aveva già dato via all’ipotesi dilettanti nei mesi scorsi, disegno che era stato congelato in attesa di conoscere le sorti delle trattative con Mike Piazza e Giuseppe Corrado, si è rimessa in moto pronta a presentare il proprio progetto al Sindaco di Parma Federico Pizzarotti e alla Figc.

Nuovamente incassata la disponibilità di Nevio Scala, che dovrebbe assumere la carica di presidente, lo staff della nuova società avrebbe già pronti i 300mila euro necessari per l’iscrizione e chiederebbe come garanzia la possibilità di poter disputare le gare interne allo stadio Tardini. Altro nodo da risolvere quello del Centro Sportivo di Collecchio, inserito nella procedura fallimentare, ancora aperta, di Eventi Sportivi Spa, la società che deteneva il pacchetto azionario di maggioranza del Parma Fc.

Per il Parma servono ora 300mila euro per l’iscrizione tra i dilettanti. L’iscrizione dovrà avere luogo entro la prima settimana di luglio. Oltre a ciò, la Lega Nazionale Dilettanti, assieme al numero uno della Figc Carlo Tavecchio, dovrà dare l’assenso all’iscrizione del club, visto che si tratterà di un’aggiunta, cioè di una squadra in soprannumero.

Parlando del caso Parma, ieri il presidente della Lega Calcio, Maurizio Beretta, a margine dell’assemblea a spiegato che “Stiamo tutti lavorando per assicurare una migliore sostenibilità nel medio e lungo termine al grande mondo della serie A. Bisogna dare atto al mondo del Calcio di aver applicato le regole esistenti e di essersi impegnato per la realizzazione di regole ancor più rigide, anche per fare in modo che un nuovo caso Parma non possa accadere”.