Milan infastidito per Doyen a San Siro. E le cordate salgono a 5

Le cordate interessate al Milan crescono a vista d’occhio. Da settimane i giornali raccontano di un testa a testa tra il gruppo formato da Mr Bee Taechaubol, uscito allo scoperto…

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Le cordate interessate al Milan crescono a vista d’occhio. Da settimane i giornali raccontano di un testa a testa tra il gruppo formato da Mr Bee Taechaubol, uscito allo scoperto a fine aprile con un’offerta che Berlusconi non ha accettato, con la promessa di riparlarsi più avanti, e dall’altra parte il consorzio guidato da Richard Lee, l’uomo d’affari di Hong Kong che avrebbe alle spalle diversi investitori cinesi, tra i quali Zong Qinghou di Wahaha Group e Wang Jianlin di Wanda, due colossi a Pechino. Ebbene: le cordate in realtà sarebbero addirittura cinque. Così ha detto Silvio Berlusconi nel corso dell’intervista esclusiva rilasciata alla tv Primocanale in vista delle elezioni regionali in Liguria del prossimo 31 maggio.

“Dalla Cina si sono fatte avanti tre cordate e due si stanno annunciando”, ha detto il patron rossonero. E di chi si tratterebbe? Il Corriere della Sera ipotizza che tra le tre cordate Berlusconi consideri quella di Mr Bee (annoverata tra le cinesi per la presenza di una banca di Pechino tra gli investitori), quella di Richard Lee e quella della famosa “dama” che si è presentata ad Arcore all’indomani della visita di Taechaubol. Dunque al contrario di quanto trapelato in queste settimane, Richard Lee e la signora non sarebbero rappresentanti degli stessi interessi. E si aspetta di conoscere presto l’offerta dei due gruppi che “si stanno annunciando”.

Nel corso dell’intervista di sabato sera, Berlusconi pare aver mandato un messaggio a Mr Bee, che a giudicare da queste dichiarazioni non sembra ispirare dell’ex premier grande fiducia: “Cerco qualcuno che possa immettere capitali nel Milan, ma la mia prudenza è giustificata dal fatto che voglio scoprire se chi si propone lo faccia semplicemente per avere un mezzo per acquisire una forte popolarità immediata”. La stangata sembra diretta al thailandese tornato a Bangkok senza aver chiuso l’affare. “Sono attento – ha aggiunto Berlusconi – a scoprire le vere intenzioni di chi si offre di subentrare a me nell’azionariato del Milan. Sono pronto a fare un sacrificio e a staccarmi dal Milan, ma solo dopo aver verificato le reali intenzioni di chi vuole acquistare il club”.

“Ho assunto la decisione di vedere nel panorama mondiale degli investitori se c’è qualcuno che possa portare capitali al Milan per consentire al club di essere competitivo come è stato nel passato. Io sono il presidente – ha detto Berlusconi – che nella storia del calcio ha vinto di più. Il Milan è ancora oggi la squadra più titolata al mondo, ma tutto è cambiato per i livelli di spesa con l’entrata nel calcio dei principi arabi: questo ha fatto impazzire i costi. Oggi è impossibile per un italiano competere con questi. La mia famiglia, che ha sostenuto spese importanti, non è più adeguata a ciò che è necessario per essere competitivi ai massimi livelli. Ai tifosi del Milan dico che lascerò il Milan soltanto in buone mani: se questo non avverrà, ho un progetto di fare il Milan soltanto con giocatori italiani”.

Ma nonostante questa apparente manifestazione di scettiscismo, Mr Bee – per Repubblica – resta in vantaggio. Secondo il quotidiano, Galliani avrebbe detto che “Doyen entra nel club solo con Mr Bee“. E la presenza di Nelio Lucas, capo del discusso fondo con sede a Malta, sabato sera a San Siro sarebbe la conferma che Taechaubol resta in grande vantaggio. Secondo la Gazzetta dello Sport, il club però si sarebbe indispettito per la comparsata di Lucas (assieme a Juanma Lopez e Fernando Couto), al punto da mettere in discussione ulteriormente i rapporti con Bee.