Stadio Luzhniki di Mosca, riduzione in vista dei Mondiali 2018

Nei giorni scorsi il primo ministro russo Dimitri Medvedev aveva annunciato, che l’opera di tagli alle spese in vista dei Mondiali 2018, prevedeva una riduzione notevole dei costi per gli…

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Nei giorni scorsi il primo ministro russo Dimitri Medvedev aveva annunciato, che l’opera di tagli alle spese in vista dei Mondiali 2018, prevedeva una riduzione notevole dei costi per gli hotel che dovranno ospitare i tifosi e che, le attrezzature e i materiali importati ed utilizzati per i lavori, sarebbero stati sostituiti con equivalenti russi. Tutto ciò è stato causato dal crollo vertiginoso del valore del rublo, che ha spinto il Ministero dello Sport ad adottare questa strategia e rivedere i propri piani.

Sempre in quest’ottica, il governo russo ha proposto ed approvato un’opera di riduzione dello stadio Luzhniki di Mosca, che sarà il fulcro dei Mondiali del 2018. L’impianto, inaugurato nel 1956, ha già ospitato una manifestazione importante, ossia la finale di Champions League del 2008 tra Chelsea e Manchester United, e sarà sede della gara di apertura e della finale del torneo. La riqualificazione dello stadio, prevede una riduzione della capienza di 8.000 posti, dagli attuali 89.000 a 81.000. L’ufficialità è stata data grazie ad una comunicazione comparsa sul sito web del governo russo, che ha sottolineato anche come quest’iniziativa sia stata presa in totale accordo con la FIFA. In occasione dei Mondiali 2018, Mosca potrà contare anche su un altro impianto, di 42.000 posti, terminato nell’Agosto 2014, l’Otkrytie Arena. Inoltre, il ministro dello sport Vitaly Mutko, ha fatto sapere, tramite l’agenzia di stampa Tass, di avere accorciato i tempi per la costruzione di altri due impianti nelle città di Volgograd e Nizhny Novgorod, che verranno consegnati con due mesi di anticipo rispetto ai progetti iniziali, nel settembre 2017. Mutko ha confermato anche l’idea inerente alla creazione di centri di allenamento, sottolineando che: “Sono già stati firmati 35 contratti sui 64 previsti. Vogliamo ultimare questo aspetto entro Luglio 2015. Il nostro progetto prevede centri di formazione sparsi in tutta la Russia, non solo nella parte più vicina all’Europa”.