Football Money League 2014: Juve prima del Milan, Psg balzo felino

La Football Money League del 2014, stilata come di consueto da Deloitte sulla base della stagione 2012/2013, non può certo dirsi priva di sorprese. Ad eccezione delle prime…

Nocerina

La Football Money League del 2014, stilata come di consueto da Deloitte sulla base della stagione 2012/2013, non può certo dirsi priva di sorprese. Ad eccezione delle prime due posizioni, cristallizzate nelle mani di Real Madrid e Barcellona, i club europei si sono dati un gran da fare; complessivamente i ricavi dei primi 20 club hanno registrato una crescita dell’8% a 5,4 miliardi di euro (Deloitte non considera le plusvalenze da trasferimenti). “Per entrare nella top 30 di quest’anno”, annotano gli analisti di Deloitte, “erano necessari oltre 100 milioni di ricavi. Quando abbiamo stilato la prima Fml nel 96/97, solo il Manchester United generava più di 100 milioni di ricavi”. Quest’anno sono andati in scena orpassi storici e balzi da primatisti del salto in lungo; nuovi protagonisti della scena calcistica internazionale fanno a sportellate con club storici ma in una fase d’appannamento, mentre le italiane si comportano in maniera contrastata tra di loro.

Classifica Football Money League 2014
Classifica Football Money League 2014: la top 20 (clicca per ingrandire)

Le italiane: la Juve supera il Milan

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Football Money League, Juventus (clicca per ingrandire)

Ma andiamo con ordine – non quello della classifica – e partiamo proprio dalle squadre italiane. La prima novità che balza all’occhio è il sorpasso della Juventus ai danni del Milan. Il club torinese, nella top 20, registra il secondo miglior balzo dopo quello del Paris Saint Germain e scala 4 posizioni, issandosi al nono posto con 272,4 milioni di ricavi. Al decimo, in calo di due posizioni, ci sono proprio i rossoneri a quota 263,5 milioni. Deloitte celebra la stagione della Juventus; come ha già avuto modo di notare C&F, sul bilancio del 2012/2013 pesa nella voce dei ricavi “broadcast” l’incremento legato alla distribuzione dei diritti tv da parte della Uefa, visto il raggiungimento dei quarti di finale di Champions. La Juve ha ricevuto 65,3 milioni, la maggior quota assegnata l’anno scorso. Ma la campagna europea ha portato anche l’incremento degli incassi da matchday, saliti del 19% a 38 milioni. Secondo le previsioni, gli accordi commerciali con Adidas e Jeep (gruppo Fiat) permetteranno alla Juve di restare nella top ten di Deloitte anche nelle prossime stagioni.

Football Money League 2014, Milan
Football Money League 2014, Milan (clicca per ingrandire)

Il Milan procede invece a passo di gambero e scende di due posizioni. Pesa in particolare il disamore dei tifosi verso San Siro, tanto che i ricavi da matchday calano del 22%, precisamente di 7,4 milioni. Rispetto alla stagione 2010/2011, calcolano da Deloitte, la presenza media delle gare casalinghe è scesa di 10mila spettatori e ciò si fa sentire anche nei conti. Come nel caso della Juve, la partecipazione alla Champions ha fruttato una buona cresita dei ricavi “broadcast” dalla Uefa, perché erano le uniche due squadre italiane e si sono spartite l’intera fetta destinata ai club tricolori. I ricavi commerciali sono scesi dell’1%, ma Deloitte si attende per la stagione in corso un recupero legato a nuovi deal, quali quello con la Bpm e con i cinesi di Huawei, che sono diventati Premium Sponsor. Ma la difficile stagione che stanno vivendo i rossoneri potrebbe metterne a repentaglio un record: il Milan è uno dei quattro club che si è sempre qualificato nella top ten della Fml. Secondo Deloitte, nelle prossime due stagioni un piazzamento pregiato è a forte rischio; qualificazione in Europa, risoluzione del problema dello stadio e crescita dei ricavi commerciali sono richieste per invertire la rotta. Anche perché il Borussia Dortmund, club 11esimo classificato, incalza a una manciata di milioni di ricavi di distanza.

Football Money League 2014, l'Inter
Football Money League 2014, l’Inter (clicca per ingrandire)

Detto dei primi due club italiani classificati, bisogna passare al 15esimo posto per trovare l’Inter. Curiosità, per la prima volta il club nerazzurro viene catalogato come di proprietà “asiatica” dagli analisti. Deloitte ricorda che sportivamente è stato ancora un anno difficile, con il club al peggior piazzamento dal 93/94 (nono posto); parimenti, nella classifica dei ricavi il tracollo del 16% (-31 milioni a quota 169) ha portato al peggior piazzamento di sempre. Pesa l’assenza dalla Champions (da 33,2 a 6,6 milioni di ricavi “broadcast” da parte della Uefa). I ricavi da matchday si limitano al 12% del totale, un peso minimo: solo il Milan fa peggio nel novero delle squadre della Fml, con un peso del 10%. L’accoppiata Nike-Pirelli ha garantito ai nerazzurri una crescita dei ricavi commerciali, unica voce positiva, ma l’assenza da competizione europee nella stagione in corso lascia prevedere agli analisti un nuovo calo nella gradutoria. Unico rimedio a breve termine è l’investimento da parte della nuova proprietà per tornare in Europa, mentre lo stadio resta fondamentale per l’equilibrio del futuro.

Football Money League 2014, Roma
Football Money League 2014, Roma (clicca per ingrandire)

In 19esima posizione si registra un piacevole rientro, quello della Roma, che pur esclusa dalle competizioni europee riesce a incassare un sostanzioso incremento (+40%) dei ricavi durante i giorni delle gare, saliti a quota 20,1 milioni. L’entusiasmo – l’anno scorso deluso dai risultati – è tornato a dominare l’Olimpico di fede giallorossa. Ciononostante, sottolineano gli analisti, solo il 50% dei biglietti andava regolarmente venduto e ciò “enfatizza la necessità di nuove strutture”. Anche l’aspetto commerciale, molto curato dalla nuova gestione Pallotta, porta qualche buona nuova, come l’accordo con Disney. Per di più, solo dal 2014/2015 si sentiranno i benefici del nuovo accordo tecnico-commerciale con la Nike. Visto l’andamento trionfale della stagione in corso, un ingresso in Champions è tutt’altro che chimera e permetterebbe ai giallorossi di scalare le posizioni della Fml. Fuori dalla Top 20, come mostra la grafica di seguito, spazio anche per il Napoli e la Lazio: sono rispettivamente 22esimo e 28esima con ricavi per 116,4 e 106,2 milioni.

Football Money League 2014, club a ridosso della top 20 (clicca per ingrandire)
Football Money League 2014, club a ridosso della top 20 (clicca per ingrandire)

Spagna domina, ma il Bayern scalza lo United

Veniamo ora al resto della classifica, che significa parlare delle posizioni di maggior prestigio e quindi di calcio estero. La maggior novità, accolta con grande eco in Gran Bretagna viste le difficoltà anche sportive che attraversano i Red Devils, riguarda lo scambio di posizioni tra Manchester United e Bayern Monaco. Il club oggi orfano di Sir Alex Ferguson si inchina ai campioni di Germania e d’Europa, che incrementano le vendite del 17% a 431,2 milioni di euro e issano i bavaresi al terzo posto della graduatoria. Nel frattempo, il Real di Mourinho è rimasto a bocca asciutta di trofei ma ha visto salire i ricavi dell’1,2% a 518,9 milioni di euro, mentre quelli del Barcellona sono rimasti stabili a quota 483. Lo United, a quota 423,8 milioni, secondo Deloitte potrebbe però recuperare la posizione ceduta – e addirittura competere con il Barca – grazie alla nuova assegnazione dei diritti tv della Premier e all’estensione dei partner commerciali; insomma, il verdetto del campo non è tutto nella vita.

Un capitolo a parte merita il Paris Saint Germain, primo club francese nella top five e prima new entry in questa parte della classifica dall’Arsenal del 2006/2007. La squadra capitanata da Thiago Silva e con Ibra e Cavani come punte di diamante ha segnato un balzo incredibile di 178,3 milioni di ricavi (+81%). Dal giugno 2011, quando la Qatar Sports Investments ha acquisito il club, i ricavi sono quadruplicati da 99 a 399 milioni. Per di più, nessuno al mondo può vantare 255 milioni di ricavi commerciali, che pesano per il 64% sul totale del club parigino. Nel computo di questa voce Deloitte riconosce anche l’importanza dell’operazione-Beckham dello scorso anno, ma non si può non sottolineare come “gli enormi ricavi commerciali del Psg sono sostenuti da contratti lucrativi a lungo termine con lo sponsor di maglia  Emirates” che si affianca all’accordo tecnico con la Nike. Inoltre, si ricorda “l’innovativa collaborazione con l’Ente del Turismo del Qatar; e ancora, accanto a marchi globali come Panasonic, McDonalds o Microsoft, si registra l’accordo con il gruppo di Tlc del Qatar Ooredoo, accreditato di un assegno da 75 milioni nelle cinque stagioni al 2017/2018. Insomma, anche in questa graduatoria non sfugge il legame tra la proprietà e il club,  vero volano dei ricavi della squadra parigina già finito sotto la lente della Uefa, ma senza conseguenze, come tentativo di eludere i dettami del Fair Play Finanziario. Spazi “sani” di crescita delle entrate sono individuati nei ricavi da matchday, in netta crescita ma con 53 milioni all’attivo ancora ben lontani dai top club: risultati e colpi di mercato, oltre che ampliamento del Parco dei Principi, le chiavi per lo sviluppo.

Football Money League 2014, ripartizione dei ricavi
Football Money League 2014, ripartizione dei ricavi (clicca per ingrandire)

Menzione infine per tre club dinamici. I turchi di Galatasaray e Fenerbache, rispettivamente al 16esimo e 18esimo posto, allargano il club delle nazioni ospitate nella top 20, finora ristretto a Germania, Inghilterra, Italia, Francia e Spagna. I brasiliani del Corinthians, invece, sono gli unici non-europei nei primi 30 club (al 24esimo posto).