Ex primo ministro ucraino Yulia Tymoshenko è stata liberata oggi dopo 3 anni di prigionia, a seguito della caduta del presidente Victor Yanukovich, dopo che il Parlamento di Kiev ha votato per rimuoverlo dalla carica di presidente ed indetto le elezioni per il prossimo 25 maggio.
L’ex primo ministro è stato rilasciato da un ospedale di Kharkiv e dovrebbe volare a Kiev. Divenuta premier dal 2007 al 2010 (e anche nel 2005 per alcuni mesi), ha subito una pesante sconfitta alle presidenziali di 4 anni fa ad opera dell’avversario Yanukovich, lo stesso contro cui ha puntato il dito per il processo conclusosi con la condanna a sette anni di carcere per abuso di potere. I giudici di Kiev hanno sentenziato che la 51enne ‘Principessa del gas’ nel 2009 ando’ al di la’ delle proprie prerogative quando, come capo del governo, ordino’ alla compagnia energetica statale ‘Naftogaz’ di concludere con la Russia un accordo per la fornitura di gas naturale, considerato troppo oneroso e dunque in contrasto con l’interesse nazionale. Vona ha gridato alla purga staliniana, definendo la sentenza “politica” e accusando Yanukovich di esserne il mandante. Nervi saldi e volonta’ da vendere, come sempre e’ passata alla sfida aperta: “La mia lotta proseguira’”. Una promessa mantenuta anche negli anni trascorsi in carcere nella colonia penale di Kharkiv, tra scioperi della fame e vessazioni: le foto che la ritraevano pallida e sofferente nel suo letto, con segni di percosse sul corpo, hanno fatto il giro del mondo, spingendo molti leader a boicottare gli europei di calcio 2012, ospitati da Ucraina e Polonia. Ora Yulia Tymoshenko e’ pronta a tornare.
Le vicende legate ad Euro 2012
A seguito dello sciopero della fame iniziato il 20 aprile 2012 ed i suo maltrattamenti in una prigione ucraina presero forma molte ondate di protesta che chiamarono al boicottaggio degli Europei di calcio del 2012 con sede in Ucraina e Polonia. Il presidente della Commissione Europea Josè Manuel Barroso, il Commissario alla Giustizia Viviane Reding e Androulla Vassiliou, il commissario europeo per l’istruzione, la cultura, il multilinguismo e la gioventù, annunciarono il boicottaggio del torneo in Ucraina; il canceliere austriaco Werner Faymann annunciò a maggio che i funzionari governativi austriaci non avrebbero partecipato al torneo come “segnale politico”, stessa linea presa, poi, dai funzionari del governo del Belgio con il ministro degli esteri belga Didier Reynders che invitava il governo dell’Ucraina a rispettare tutti i diritti della Tymoshenko. La Germania annunciò che il cancelliere tedesco, Angela Merkel, non avrebbe visitato il paese fino a quando non ci sarebbe stato il rilascio della Tymoshenko ed invitò i suoi ministri a fare lo stesso; il tecnico del Bayern Monaco, Jupp Heynckes, invitò il presidente della UEFA, Platini, a condannare il regime autoritario dell’Ucraina e il suo omonimo del Borussia Dortmund, Jurgen Klopp , dichiarò di voler boicottare l’evento. Tuttavia i funzionari sportivi tedeschi dichiararono che questi boicottaggi sarebbero stati ineficaci e l’evento sarebbe dovuto andare avanti, come il primo ministro polacco Donald Tusk che criticò aspramente gli appelli al boicottaggio considerandoli inappropriati, anche se era convinto che la reputazione dell’Ucraina, partner con la Polonia della manifestazione continentale, avrebbe “sofferto drammaticamente” senza una degna soluzione.

In una dichiarazione la UEFA disse che avrebbe “allertato la delegazione ucraina circa le preoccupazioni sollevate dalla situazione politica in Ucraina tra i politici e i media”, ma che “non aveva alcuna posizione e non ne assumeva alcuna in merito alla situazione politica in Ucraina non interferendo con le questioni interne del governo”. L’Unione europea affermò che tutti i suoi commissari avrebbero boicottato gli eventi in Ucraina, il presidente russo Vladimir Putin reagì dicendo che il boicottaggio era sbagliato e si offrì di dare alla Tymoshenko cure mediche nel suo paese, aiuto poi respinto. Il Ministero degli Esteri dell’Ucraina aggiunse che la minaccia di boicottaggio avrebbe potuto “ferire la comprensione reciproca” e che “sarebbe stato visto come un tentativo distruttivo di politicizzare eventi sportivi, che fin dall’antichità hanno svolto un ruolo importante nel migliorare la comprensione e l’accordo tra le nazioni”. Ora la Tymoshenko è tornata libera e l’Ucraina spera di ritrovare un pò di quel sorriso visto durente Euro 2012.