Il Milan si avvia a chiudere l’esercizio 2014, contrassegnato dalla mancata qualificazione alla Champions League 2014/15, con una perdita netta a livello civilistico (relativo dunque alla sola capogruppo Milan spa) di circa 60-70 milioni. Così scrive questa mattina il quotidiano finanziario MF, secondo cui Fininvest, la holding della famiglia Berlusconi cui fa capo il controllo del club avrebbe già dato il via libera al ripianamento della perdita attesa per il 2014.
Il dato riportato dal quotidiano finanziario non sorprende. Come avevamo avuto modo di approfondire su Calcio&Finanza lo scorso 23 settembre (si veda Bilancio Milan 2014, la spending review non basta), l’opera di contenimento dei costi avviata dal Milan per fare fronte ai mancati introiti derivanti dalla partecipazione alla Champions non sembrerebbe essere sufficiente a colmare il gap in essere tra entrate e uscite, tanto che in quell’occasione avevamo stimato un risultato operativo (dunque prima del pagamento degli interessi sul debito e delle tasse) negativo per circa 15 milioni a livello consolidato. Un risultato che, sempre a livello di gruppo Milan (considerando dunque la capogruppo Milan spa e le controllate Milan Entertainment e Milan Real Estate), dovrebbe tradursi in una perdita netta consolidata di almeno 30 milioni. Quasi il doppio rispetto ai 15,7 milioni del dato ufficiale relativo 2013.
Questo, è giusto precisarlo, assumendo non solo una riduzione del costo del personale dai 151 milioni del 2013 ai 112,5 milioni attesi per il 2014, ma anche una flessione del 10% degli altri costi operativi (da 77 milioni nel 2013 a 70 milioni nel 2014). Nel caso questo contenimento delle altre spese operative non ci fosse in realtà stato, la perdita consolidata potrebbe dunque essere anche più alta.
Ma se il bilancio consolidato è quello che fa fede per quanto riguarda il Fair Play Finanziario, il dato riportato nel bilancio della sola capogruppo, indicato da MF come una perdita di circa 60-70 milioni, è importante per i rapporti con l’azionista di maggioranza. Tale rosso contribuisce infatti a erodere il capitale, costringendo il socio (in questo caso Fininvest) a mettere mano al portafoglio per coprire la perdita e a ricostituire il capitale (cosa che secondo MF sarebbe già stata fatta).