50 milioni di euro. E non è il prezzo di un “top player”, ma è il “valore” della maglia del Barcellona. Si perché il club catalano, secondo Marketing Deportivo, si sarebbe rivolto ad una delle più note società specializzate nel settore, IMG, per ottenere una stima realistica dello spessore commerciale della sua casacca. Una conferma di ciò che tanto andava cercando: chi infatti vorrà prendere il posto dell’attuale sponsor, la compagnia aerea Qatar Airways, dovrà sborsare una cifra che si avvicini a quella appena citata.
La “lezione” del Manchester United
A tracciare un solco, e a segnare un “prima” e un “dopo” nel settore sponsorizzazioni, due ormai noti accordi che riguardano da vicino il Manchester United: da una parte infatti, quello con Adidas, che garantirà al club inglese 940 milioni di euro in dieci anni; dall’altra con Chevrolet, che, nelle casse di Old Trafford, verserà la spaventosa cifra di 60 milioni di euro stagionali per comparire sulle divise da gioco dei Red Devils. Una vera e propria pioggia d’oro quella che cadrà sulla testa dei Glazer, attuali detentori del pacchetto di maggioranza della società inglese, e che tanto ha fatto ingolosire tutti i maggiori club europei che, con ogni probabilità, quando sarà ora di ritrattare l’accordo con i rispettivi partner, alzeranno l’asticella delle richieste. O, come nel caso del Chelsea, siano gli stessi a cercare i club proponendo cifre astronomiche (per i blues da Yokohama 55 milioni di euro).
Il Barcellona mira ad un ritocco delle cifre
La valutazione fatta da IMG è in linea con quanto ottenuto dalle due big della Premier, ma potrebbe essere, in un certo senso, una lama a doppio taglio per il Barcellona. I rapporti con Qatar Airways infatti, continuano, ma vanno avanti tra alti e bassi, e il rinnovo del “patto” è tutt’altro che scontato (si era parlato di rottura, poi addirittura di “brandizzare” il Camp Nou con il marchio arabo). L’ambizione del club catalano, avvalorata dall’analisi di IMG, è spuntare un sostanziale ritocco all’attuale cifra garantita dalla nota compagnia aerea (36 milioni di euro), che ne fa il terzo club più “ricco” al mondo dietro solo all’Arsenal (ai Gunners Fly Emirates garantisce circa 38 milioni di euro) e all’irraggiungibile (per ora) United; tuttavia, il “problema” è un altro, e non viaggia solo sul binario delle mere questioni economiche. A “complicare” infatti il piano di ricerca di un nuovo partner commerciale (non escludendo a priori il rinnovo con Qatar) alcune “scadenze” importanti per il futuro della società: l’elezione del nuovo presidente del club (che avverrà solo nel giugno di quest’anno) e il termine del patto proprio con Qatar, postdatato al luglio del 2016.
Nike ha bisogno di conoscere in anticipo il “nome” del nuovo sponsor
Il tempo, infatti, stringe. Come detto, la scadenza del contratto con il noto vettore aereo è segnata col circoletto rosso per l’estate del prossimo anno ma è l’altro grande sponsor del club catalano, Nike, a premere: la multinazionale statunitense ha infatti bisogno di conoscere, con un certo anticipo, chi sarà il patrocinatore della società per la stagione 2016-17. Entro, in linea di massima, settembre/ottobre di quest’anno, per pianificare la produzione delle divise ufficiali per il 2016. La base di partenza è dunque fatta: il club avrebbe solo due mesi di tempo (da giugno a settembre 2015) affinchè i vari tasselli finiscano ognuno al proprio posto. Detto che la visibilità commerciale sulle maglie del Barça fa gola a tanti, tuttavia, questo è e rimane il primo dei “nodi” che la prossima gestione presidenziale dovrà sciogliere per fare del Barcellona un club sempre più ricco e competitivo in casa e all’estero.