Fair Play Finanziario Manchester City-Venerdì, Josè Mourinho, alla vigilia delle gare di Premier League, ha nuovamente attaccato il Manchester City sulle presunte violazioni delle norme che disciplinano il FPF. Secondo il portoghese infatti, il mancato rispetto dei limiti di spesa dei citizens avrebbe condizionato pesantemente l’esito del campionato 2013-14, vinto al fotofinish proprio dalla squadra di Manuel Pellegrini. Ingiustamente dunque, secondo il tecnico di Setúbal, al quale non è andata giù una sconfitta determinata, a suo modo di vedere, da uno squilibrio dei fattori (economici) in gioco.
A far da detonatore alla polemica, l’acquisto nella finestra di mercato invernale dell’attaccante ivoriano Wilfred Bony, per 28 milioni di sterline, che il City non avrebbe bilanciato con una cessione di pari “peso”, tecnico ed economico. Il contrario di quanto fatto dalle parti di Stamford Bridge che, con l’arrivo di Juan Cuadrado dalla Fiorentina, ha salutato Andrè Schurlle, finito al Wolsfburg. Il “Mourinho-pensiero” si è poi cristalizzato sull’idea che il City, quel titolo, dovrebbe addirittura restituirlo.
Il controllo Uefa sull’acquisto di Bony
Tuttavia, benché ne dica Mourinho, l’acquisto milionario del Manchester City è stato esaminato dalla UEFA prima che all’attaccante della Costa d’Avorio fosse dato il via libera ad unirsi alla squadra di Manuel Pellegrini. L’edizione odierna del noto tabloid inglese Mirror ha rivelato infatti che il ritardo della UEFA all’aggiornamento della rosa del City è stata dovuta al fatto che i vertici del calcio europeo abbiano voluto vederci chiaro, accertandosi che il limite dei 49 milioni non fosse stato già ampiamente superato.
Le operazioni in entrata e in uscita del Manchester City
La “punizione” imposta dalla Uefa al team inglese la scorsa primavera per aver fallito l’obiettivo FPF, ha determinato così la campagna acquisti estiva del club di Manosur, imponendogli maggiore saggezza e rigore economico. Tra il 1 luglio e i primi di settembre (data di inizio e di fine della sessione), la squadra dello sceicco ha speso 91 milioni di sterline per assicurarsi le prestazioni di Eliaquim Mangala, Fernando, Willy Caballero, Bruno Zuculini e, a gennaio, Bony. Cifra sostanziosa per una società redarguita e “bannata” dal suo controllore, se non che è stata ben bilanciata dalla cessioni: con gli addii di Jack Rodwell e Javi Garcia nonchè quello di Alvaro Negredo al Valencia (un prestito oneroso da 3 milioni di sterline con un riscatto fissato 24 milioni garantito dovuto alla fine della stagione) il club infatti è riuscito nell’impresa di “raccogliere”, come sottolinea il Mirror, 50 milioni di sterline. Operazioni, queste, che, complessivamente, hanno permesso al City di di eviatre di sforare il tetto di spesa stabilito dalla sentenza e di incorrere in una ulteriore.
La polemica sollevata da Mourinho ha infastidito e non poco il club dell’Ethiad. Tanto che un portavoce dello stesso si è affrettato a sottolineare la bontà della politica in sede di mercato della società di Manchester. “Non c’è dubbio che abbiamo rispettato il tetto di spesa imposto dalla UEFA e per chiunque, suggerire il contrario, è una sciocchezza. Con la vendita di Negredo a Valencia, abbiamo controllato con la UEFA che siamo stati in grado di includere i proventi della cessione nei nostri calcoli e hanno assicurato che andava bene facciamo così così. Forse Jose Mourinho ha bisogno di prendere lezioni di matematica“.
La lista della spesa del Manchester City per la prossima estate
La UEFA, peraltro, ha indagato a fondo sulla spesa del Manchester City prima di “convalidare” l’accesso della squadra alla fase a eliminazione diretta della Champions League. Lo stesso è accaduto al Paris St–Germain, investito da una sanzione identica per quanto riguarda le possibilità di spesa sul mercato estivo precedente. Per la prossima estate, tuttavia il City sarà in grado di investire ancora una volta pesantemente nel rafforzamento della squadra: Paul Pogba e Marco Reus sono in cima alla lista dei desideri, ma il club punta anche ad aumentare il contingente di giocatori inglesi: con James Milner che pare sul piede di partenza, il solo Joe Hart come unico nazionale inglese in rosa sarebbe troppo poco. Gli occhi dunque sono finiti sui migliori prospetti del calcio inglese: su Raheem Sterling, attaccante del Liverpool e su Ross Barkley, talento dell’Everton.
Fabio Colosimo