Emirates, ora la compagnia ridenomina il mitico Ellis Park

Una delle principali compagnie aeree del mondo, Emirates continua la sua strategia implacabile di collegare il mondo dello sport

MP & Silva Euro 2016 Giappone

Una delle principali compagnie aeree del mondo, Emirates continua la sua strategia implacabile di collegare il mondo dello sport in generale e del calcio in particolare al suo marchio, con l’atterraggio diretto in una zona dove fin’ora la sua presenza è stata trascurabile: il calcio africano. E lo ha fatto attraverso un’iniziativa controversa, che ha anche generato, tra le altre cose, il sollevamento di una corrente critica nei confronti dei protagonisti dello storico accordo.

Emirates ha ottenuto la denominazione dellEllis Park

Perché uno dei più leggendari stadi di tutto il mondo, l’Ellis Park di Johannesburg, cambierà nome il prossimo 1 ° gennaio: sarà infatti rinominato Emirates Airlines Park, grazie all’accordo raggiunto dalla compagnia aerea con i responsabili del trasferimento dei diritti di gestione del naming, per i prossimi 5 anni. Un’operazione in cui Emirates dovrebbe sborsare circa 1.400 milioni di euro, secondo i dati di Marketing Deportivo, e vedrà il suo “Fly Emirates” comparire all’interno dell’impianto. Un mancanza di rispetto secondo alcuni, come accennato in apertura, visto che, nel 1995, fu teatro della storica vittoria della coppa del mondo di rugby da parte della nazionale locale, ad un anno dalla fine dell’apartheid grazie alla lotta pacifica di Nelson Mandela.

L’Ellis Park, come detto, è uno degli stadi più famosi al mondo e il più moderno del paese dopo la ristrutturazione nel 1982 (che portò la struttura a quasi 60.000 posti) e quella ben più significativa per i Mondiali del 2010, in cui la capacità fu portata a 62.000 posti, grazie ad un ampliamento di 5000 posti per un esborso di circa 60 milioni di dollari.

E non è nuovo al “cambio” di nome: un anno prima infatti, nel 2008, con Coca Cola grazie ad un accordo da 58 milioni di dollari, l’impianto fu ribattezzato The Coca Cola Park, per 4 anni, fino al 2012.

Nel 2005 poi, lo stadio salì alla ribalta grazie all’accordo tra i precedenti proprietari, i Golden Lions Football Union, che cedettero il 51% delle quote ad una compagnia a maggioranza nera: Inteza Lasego, Orlando Pirates Fc e Ellis Park ltd rinominarono in tal modo un nuovo management che rompeva con la storia e con i rigidi e tradizionali legami razziali .

L’Ellis Park ha ospitato incontri di calcio anche a livello internazionale, ospitando gare della nazionale brasiliana, del Manchester Utd e dell’Arsenal. E’ la casa degli Orlando Pirates Fc, una delle squadre di calcio più famose dell’intera nazione.

Fabio Colosimo