Argentina, sì a campionato unico: il via ufficiale nel 2015

La nuova formula del campionato argentino di Prima che prevede dal 2015 la partecipazione al torneo di trenta squadre, che verranno progressivamente ridotte a 22, è stato approvato la scorsa…

Ooredoo Messi

La nuova formula del campionato argentino di Prima che prevede dal 2015 la partecipazione al torneo di trenta squadre, che verranno progressivamente ridotte a 22, è stato approvato la scorsa notte dal Comitato esecutivo della Federcalcio argentina (Afa). La riforma, che supera i tornei tradizionali, di Apertura e Chiusura, prevede dunque un campionato unico ha lo scopo di sincronizzare il campionato con quelli europei e dargli un dimensione più nazionale, mentre la formula adottata finora si concentrava soprattutto verso Buenos Aires e la sua macro regione.

“A partire dal 2016, cercheremo di concordare con il calendario europeo”, ha detto il presidente dell’Afa, Luis Segura, dopo il voto del Comitato esecutivo che ha attuato una riforma voluta dall’ex presidente Julio Grondona, morto lo scorso luglio, e basata sulla programma “Football per tutti” del governo argentino.

L’esecutivo ha acquistato i diritti del campionato, per l’equivalente di circa cento milioni di euro l’anno, per trasmettere le partite sui canali pubblici. Secondo la stampa argentina, il governo puntava ad un vero e proprio campionato nazionale, meno centrato sulla capitale. Inoltre, il nuovo campionato unico deve consentire ai club di lavorare su progetti a lungo termine, programmazione che era resa difficile dalle scadenze ravvicinate imposte da un torneo ogni sei mesi.

Una volontà condivisa da molti club argentini. Per raggiungere i trenta club nel 2015, saranno promosse dieci squadre di seconda divisione, mentre dal 2016 ogni anno verranno tagliate due formazioni, con quattro retrocessioni e due promozioni a stagione, fino a raggiungere l’obiettivo di 22 partecipanti.

Fabio Colosimo