Sicurezza stadi, il contributo dei club preoccupa Beretta

«Il provvedimento così come è ci preoccupa molto, per la sua realtà e per il precedente che rischia di costituire». Lo ha detto Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio di…

«Il provvedimento così come è ci preoccupa molto, per la sua realtà e per il precedente che rischia di costituire». Lo ha detto Maurizio Beretta, presidente della Lega Calcio di Serie A, a Radio 24, sull’emendamento approvato ieri che prevede che le società paghino gli straordinari delle forze dell’ordine.

«Le società di calcio sono contribuenti significativi come tutti gli altri e penso che non sia facile stabilire cosa è ordinario e cosa straordinario, perché dipende dai modelli organizzativi. In più rischiano di pagare a piè di lista delle organizzazioni fatte con assoluta professionalità, ma con il meccanismo che qualcuno, seppur con alto grado di professionalità, come operare e un altro rischia di pagare dei costi sui quali non ha alcuna possibilità di intervento. L’1 o il 3% sono due realtà molto diverse -ha aggiunto Beretta-, poi possiamo vedere cosa significa come impatto”.

Il presidente della Lega A ha poi sottolineato la mancanza di un confronto diretto capace di tutelare la posizione delle società:”Poi questa cosa è dedicata al calcio o agli eventi sportivi come è scritto nel testo dell’emendamento? Penso che ci siano tante cose su cui è necessario fare chiarezza. Spiace trovarsi questa sorpresa senza un minimo confronto e credo che questo sia un rammarico legittimo».

Il costo degli straordinari, ogni anno, è di 25 milioni di euro: «Venticinque milioni di euro sono il fatturato di molte società di calcio e bisognerebbe avere chiaro il quadro e molte di queste società hanno bilanci in tensione. Con questa operazione rischiamo di scaricare oneri su realtà anche importanti che poi sono chiamate a competere all’estero, a fare una serie di attività” ha proseguito Beretta.

“Ricordo che tutta la sicurezza all’interno degli stadi, che sono pubblici, è pagata dalle società direttamente con gli steward. Credo che si stia cercando di addossare un peso su alcune realtà che già ne sopportano una parte significativa. Se andiamo a guardare numeri e cose, sarà più facile capire di che grandezza stiamo parlando, poi abbiamo massimo rispetto del legislatore» ha concluso il suo intervento pieno di obiezioni su una decisione che, secondo il numero 1 della Lega di Serie A, penalizza troppo i club.

Fabio Colosimo