Euro 2020, il torneo sarà itinerante: la sede di Roma ottiene riscontri positivi. Il 19 la scelta delle 13 città

 La candidatura di Roma per Euro 2020, il Campionato Europeo di calcio che tra 6 anni celebrerà il suo 60° anniversario…

 La candidatura di Roma per Euro 2020, il Campionato Europeo di calcio che tra 6 anni celebrerà il suo 60° anniversario attraverso un torneo itinerante nel continente, riscuote un riscontro positivo da parte della Uefa, che ha ufficializzato questa mattina sul proprio sito le valutazioni sui 19 dossier presentati. La centralità di Roma nel contesto europeo e la sua esperienza nell’organizzazione di grandi eventi, la funzionalità dei collegamenti internazionali e di quelli locali verso i punti strategici dell’evento, la vasta offerta di accoglienza per squadre, dirigenti e tifosi, il fascino delle Fan Zone proposte (Circo Massimo, Piazza di Siena, Piazza del Popolo) e la forte legislazione per il contrasto alla vendita illegale dei biglietti rappresentano alcuni degli aspetti che vengono considerati come un valore aggiunto per tradurre concretamente il concept del torneo, che vuole essere un grande festival del calcio europeo.

Anche lo Stadio Olimpico, per il quale è stato pianificato ed inserito nel dossier un progetto in grado di adeguare l’impianto alle esigenze UEFA sotto tutti i punti di vista entro l’agosto del 2017, riscuote una valutazione positiva. Il documento, redatto dai tecnici della UEFA attraverso un processo di valutazione durato 3 mesi, verrà sottoposto ora ai membri del Comitato Esecutivo, che saranno chiamati a scegliere le 13 città ospitanti il 19 Settembre a Ginevra (‘Espace Hippomenè, avenue de Chatelaine 7, ore 13). Oltre Roma, sono candidate per le gare del primo turno e quelle ad eliminazione diretta (Ottavi e Quarti): Baku (Azerbaijan), Minsk (Bielorussia), Bruxelles (Belgio), Sofia (Bulgaria), Copenaghen (Danimarca), Skopje (Fyrom), Monaco di Baviera (Germania), Londra (Inghilterra), Budapest (Ungheria), Gerusalemme (Israele), Amsterdam (Olanda), Dublino (Repubblica d’Irlanda), Bucarest (Romania), S. Pietroburgo (Russia), Slasgow (Scozia), Bilbao (Spagna), Stoccolma (Svezia), Cardiff (Galles). Londra e Monaco di Baviera sono inoltre candidate per le semifinali e la finale.

Il dossier italiano, redatto da un gruppo di lavoro tutto interno alla Figc, ha ricevuto un pieno sostegno dal Governo, da Roma Capitale, dal Coni e da tutte le componenti federali; è composto da 210 pagine ed è suddiviso in 13 capitoli, oltre a 10 documenti addizionali, 17 garanzie, 3 contratti, 1 sondaggio, 20 mappe, 6 tabelle. Nell’introduzione, a sostegno della candidatura, è inserita una lettera del regista Paolo Sorrentino, Premio Oscar per «La grande bellezza». Il logo che illustra la candidatura è stato creato dalla coppia Blue and Joy, che hanno voluto testimoniare l’energia e la vitalità del nostro Paese e del calcio italiano. Positivo anche il gradimento espresso dall’opinione pubblica, come emerge dai risultati di un sondaggio commissionato alla Doxa, in base al quale il 77.2% del campione intervistato apprezza il nuovo format dell’evento e il 73% è d’accordo sulla scelta di ospitare in Italia una parte delle gare.

Fabio Colosimo