Lo studio Transfer Rewiew 2014-15, predisposto dalla società Prime Time Sport e presentato ieri nella Soccerex Global Convention a Manchester (ripreso dal quotidiano spagnolo AS), ha messo in evidenza la polarizzazione Liga. I club della massima serie del calcio nazionale hanno effettuato investimenti pari a 500 milioni di euro per l’acquisto di nuovi giocatori, come noto già alla chiusura del mercato. Incrementando dunque le proprie uscite del 26% rispetto allo scorso anno, quando le spese ammontarono a 396 milioni di euro. In tal modo, la Liga è diventato il campionato più ‘spendaccione’ dietro solo alla Premier inglese, superando così la nostra Serie A, l’anno passato al secondo posto con una spesa di 402 milioni di euro.
Tuttavia, la relazione rileva che il 55% di tale spesa si concentra tra Real Madrid e Barcellona (277 milioni), i due club ovviamente più ricchi e con maggiore appeal, non solo in ambito nazionale quanto internazionale. Inoltre, tenendo conto della spinta economica di Atletico e Valencia, l’88% dell’investimento totale sarebbe concentrato in queste 4 squadre, da considerare di conseguenza come le big del torneo, perlomeno in ambito economico/finanziario. In quest’ottica, in Spagna cinque club non hanno speso un solo euro in questa sessione di mercato (Deportivo Elche, Almeria, Cordoba e Eibar) e ben 12 solo 3 milioni o meno utilizzati per rafforzare le proprie squadre. “L’unico modo per evitare la polarizzazione è quello di rinegoziare i diritti televisivi. La differenza di queste entrate è 12-1 tra le ‘Grandi’ e le ‘piccole’. Nella Premier il rapporto non è nemmeno di 2-1 “, ha dichiarato Esteve Calzada, direttore di Prime Time Sport.
In questo scenario, interessante però è la tendenza commessa dei club della Liga a vendere: ben 512 milioni ottenuti dalle diverse società nella vendita, sia nel mercato interno e più consistentemente, in quello estero, di giocatori, il numero più alto nella storia del campionato. A monopolizzare il dato, sempre Real, Barcellona e Atletico, che hanno visto partire fior fior di giocatori verso Inghilterra e Germania a cifre molto alte.“La necessità di ridurre il debito e il controllo economico della LFP sono le ragioni del dato“, sottolinea Calzada. Per effetto del FPF sono aumentati gli acquisti a costo zero (da 38 a 72), le cessioni (da 58 a 68) e diminuiti gli acquisti onerosi (da 58 a 48).
La vendita dei giocatori spagnoli all’estero è poi un’altra voce importante che ha subito un incremento per il quinto anno consecutivo, con ben 166 milioni di euro. In testa alla classifica per costo del cartellino, Ander Herrera, talento dell’Athletic Bilbao finito al Manchester United per 36 milioni di euro.
Solo otto squadre in totale hanno acquistato di più di quanto venduto. Il Madrid, una di queste, ha comunque cambiato la sua politica visto che ha ottenuto l’impressionante cifra di 113 milioni di euro dall’addio dei vari Di Maria, Kroos e Morata, tra gli altri; in quest’ambito, solo il Southampton lo batte intorno a questa voce di mercato (120 milioni).
Fabio Colosimo