”Bonaventura e’ stata una delle cose piu’ anomale di mercato della mia vita. Eravamo convinti dello scambio Biabiany-Zaccardo. Poi mi e’ venuta quest’idea e fortunatamente in quel momento c’erano il presidente dell’Atalanta, l’agente di Bonaventura e il ragazzo per chiudere tutto. Abbiamo analizzato i suoi dati e poi e’ venuto qui, prima che potesse andare dall’altra parte di Milano”. Lo rivela Adriano Galliani spiegando, nel corso della presentazione di Fernando Torres, come il Milan sia arrivato, in extremis, all’acquisto di Giacomo Bonaventura, ‘strappato’ all’Inter. ”E’ stato un mercato con tante operazioni – sottolinea l’ad rossonero – Sono entrati 11 giocatori e ne sono usciti 14. Forse il mercato con il maggior numero di cambiamenti. Quando le cose non vanno benissimo l’anno precedente, qualcosa bisognava fosse fatto. Francamente me l’aspettavo. Con Taarabt, che con noi ha fatto benissimo, ci ho parlato fino alle 22 di ieri, ma si voleva un giocatore con caratteristiche differenti. Ragionando con lo staff abbiamo deciso per altre soluzioni”.
L’operazione piu’ difficile ”e’ stata Van Ginkel perche’ resisteva al nostro corteggiamento. Gli avevamo dato un ultimatum, ma poi vedendo che non mollava l’abbiamo ritirato. Alla fine – prosegue Galliani – ha deciso di venire da noi. E’ un talento grandissimo secondo me e secondo Arrigo Sacchi. Lui arriva al Chelsea dal Vitesse, parte titolare e si fa male. Dopo un infortunio cosi’, forse ha pensato che era meglio venire qui. Poi De Jong e Torres hanno insistito con lui e alla fine ha detto di si”’. Secondo Galliani ”il mercato del Milan e’ stato fatto di giocatori esperti e giovani. Ha avuto il giusto mix. Non capisco perche’ sia una colpa prendere un giocatore a zero lire, risparmiando cosi’ dei soldi per altre operazioni. Come ad esempio Diego Lopez, uno dei migliori interpreti in campo europeo, o anche Alex che l’anno scorso ha giocato sempre titolare lasciando in panchina un certo Marquinhos”. Quanto alla cessione di Cristante al Benfica, contestata da parte della tifoseria, questa ”nasce da una sua insistenza. Volevo andasse in prestito, ma lui ha voluto andare all’estero. Qui nasce l’operazione Bonaventura. Abbiamo re-invenstito i soldi di Cristante sul giocatore dell’Atalanta.Abbiamo sostituito un giovane come Cristante, con un giovane italiano come Bonaventura”