Buffon:"Il futuro del calcio italiano dipende da riforme radicali"

“La frase delle banane era e resta infelice, poi è stata strumentalizzata ma non è quella a essere determinante….

“La frase delle banane era e resta infelice, poi è stata strumentalizzata ma non è quella a essere determinante. Il futuro del calcio dipende da un cambiamento radicale, da programmi molto più precisi. Già il fatto che ci sia un’atmosfera così è una mezza sconfitta, vediamo se entro l’11 agosto la sconfitta diventa intera. Se non cambia nulla da qui all’11 tutti noi dobbiamo sentirci collaborazionisti della deriva: giocatori, giornalisti e chiunque graviti intorno al calcio». Ad affermarlo è il capitano della nazionale italiana e della Juventus, Gigi Buffon, in un’intervista concessa alla Stampa.

L’attacco, durissimo, giunge nei confronti di un sistema nel quale i ‘giochi di potere’ hanno impedito la crescita del movimento calcistico italiano: “Levare certe poltrone e cambiare certe logiche di potere che ormai sfiniscono non può essere così complicato. In politica ci provano e nello sport pure, il nuovo presidente Coni ha idee e si presenta come un riformista. Chiunque sia eletto deve avere lo stesso vigore nel trasmettere un senso di responsabilità a chi si ostina a lottare per l’interesse di bottega”.

Parlando degli ultimi Mondiali, il portiere bianconero ha ribadito i concetti espressi un mese fa, specie su quello che è stato il rapporto con i ‘nuovi’ del gruppo:”io non mi infradicio la maglietta di lacrime, mi infradicio l’anima. In Brasile abbiamo perso tutto, avevamo l’opportunità di rendere orgoglioso il nostro paese in un momento difficile e i siamo usciti in modo indecoroso. Non so ancora le vere motivazioni di una debacle simile ma sono d’accordo con De Rossi: si vince con gli uomini e non con le figurine. Non digerisco questa voglia di pompare un nome appena uscito, magari solo per far alzare il cartellino del prezzo».

Nell’intervista poi il numero 1 bianconero si mostra entusiasta dell’arrivo di Massimiliano Allegri sulla panchina della Juventus: “Ancelotti diceva che il tecnico deve stare dentro al gruppo, non sopra, Allegri è così ed è una qualità che mi piace”. Quanto all’ipotesi di Conte come ct della nazionale, Buffon, che conosce bene il suo ex tecnico, dice che “dovrebbe modificare il suo lavoro perchè non avrebbe il tempo per essere così maniacale, ma sarebbe una bella sfida

Fabio Colosimo