Spagna, una debacle sportiva e finanziaria

Una eliminazione sorprendente e deludente quella vissuta dalla Spagna di Vicente Del Bosque a Brasile 2014, che si unisce ora al disagio creato ai suoi principali sponsor.
Le aziende…

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Una eliminazione sorprendente e deludente quella vissuta dalla Spagna di Vicente Del Bosque a Brasile 2014, che si unisce ora al disagio creato ai suoi principali sponsor.
Le aziende che hanno legato la loro immagine a quella dei campioni del mondo o le campagne pubblicitarie che si sono concentrate sulla Coppa del Mondo sono state anch’esse colpite dalla prematura uscita di scena di un campioni del mondo in carica.
La debacle della Spagna ha influenzato la macchina economica cresciuta insieme ai campioni del mondo, portando ad un calo dei ricavi pubblicitari e dei diritti di immagine, così come la riduzione della cache delle partite amichevoli. Anche le aziende che hanno legato la loro immagine a quella della squadra nazionale saranno, come detto, danneggiate dal fallimento sportivo che hanno avuto gli uomini di Del Bosque.

Sponsorizzazione

Un’altra fonte di reddito è la pubblicità. Oggi la sponsorizzazione della RFEF fa entrare circa 70 milioni all’anno, mettendo in evidenza marchi di grandi aziende come Iberdrola, Cruzcampo, Movistar e Adidas, così come altri partner.
Cruzcampo, Iberdrola, Pelayo, Movistar, Gillette, Cepsa e Nissan hanno fatto campagne pubblicitarie con i giocatori. Negli ultimi sei anni stare intorno alla squadra significava avere un successo commerciale, ora potrebbe diventare un problema.
Si dice che chi osa, vince, ma come tutti gli investimenti che hanno assunto un certo rischio, ora devono affrontare le loro conseguenze commerciali.
La situazione è complicata dato che sembrerebbe che le società coinvolte vogliano rinegoziare i loro contratti verso il basso con la RFEF o, come male minore, una loro estensione, con una sostanziale riduzione delle tariffe. Questo è abbastanza logico, dal momento che la selezione di cache diminuisce (senza dimenticare che rimane ancora due volte campione d’Europa).

Obiettivi

I 720.000 euro come ricompensa per portare di nuovo a casa la Coppa sono sfumati, lasciando i giocatori senza alcun premio. Il successo sportivo avrebbe portato,poi, un riconoscimento finanziario significativo, che è volato via come l’illusione dei tifosi della squadra spagnola. Tuttavia i giocatori riceveranno 30.000 euro di premio per il semplice fatto di aver partecipato alla Coppa del Mondo.

La FIFA ha premiato i campioni

La FIFA distribuisce 500 milioni, di cui 80 milioni per l’assicurazione infortuni distribuita alle squadre che danno i loro giocatori alle squadre nazionali per partecipano al mondiale. I 30 milioni per il winner-take (27 in Sud Africa) scenderanno ben al di sotto dei 5 milioni di euro per la Spagna eliminata al primo turno, a cui va aggiunto il milione che va ad ogni squadra per coprire ciò che è la preparazione e il soggiorno in Brasile.

I diritti televisivi

Altre vittime sono le televisioni. Mediaset ridurrà la sua programmazione dedicata al mondiale e la presenza di inviati speciali in Brasile. Qualcosa di simile accadrà a GolTV.
Mediaset ha acquistato i diritti per la Coppa del Mondo in Brasile per circa 35 milioni, che gli ha dato la possibilità di trasmettere tutte le partite degli spagnoli, la partita inaugurale, una semifinale e le finali. Con l’uscita della Spagna i diritti di acquisto sono scesi a limiti che non erano attesi da Mediaset.