Silvio Berlusconi archivia l’esperienza di Clarence Seedorf alla guida tecnica del Milan e per la prima volta da pubblicamente l’investitura a Pippo Inzaghi nel ruolo di nuovo allenatore rossonero. “Inzaghi l’ho visto molto determinato, direi affamato di vittorie, e assolutamente coerente con quello che speriamo sia il Milan, una squadra che scende in campo per vincere, convincendo e divertendo”, ha spiegato il presidente rossonero dopo aver visitato la nuova sede. Parole che valgono almeno quanto il comunicato che ancora non è arrivato, come d’altronde ancora manca quello per annunciare l’esonero o la risoluzione del contratto con Seedorf, ormai messo alle spalle da chi solo cinque mesi fa lo ha scelto personalmente. “Parliamo delle cose future e che dovremo fare”, ha tagliato corto Berlusconi rispondendo a chi gli domandava cosa lo avesse deluso dell’olandese, “vediamo al consiglio prossimo quali saranno le soluzioni che troveremo”.
Un altro fronte aperto riguarda Mario Balotelli. “Resta al Milan? Credo di si francamente, sperando che impari a fare il centravanti”, ha replicato l’ex premier, ma molti indizi fanno credere che i vertici societari, d’intesa con Inzaghi, stiano valutando altre soluzioni. Mentre si cerca una destinazione per l’attaccante della Nazionale, che interessa a qualche club in Germania e Inghilterra, si valutano alternative. Berlusconi non si e’ espresso su Mandzukic, il centravanti del Bayern Monaco, ma ha spiegato che “ci sono diverse possibilità che stiamo vedendo sul mercato. Speriamo che l’anno prossimo possa iniziare un nuovo ciclo, approfittando anche del fatto che dovremo giocare solo in campionato”.
Complice anche il “cauchemar” (incubo, in francese, ndr) che ha raccontato di aver vissuto un mese fa vedendo 21 stranieri in campo nella finale di coppa Italia, Berlusconi si augura di costruire “un Milan forte, giocatori giovani, italiani e possibilmente che esprimano la terra in cui siamo”. “C’e’ una grande aspettativa in tutti noi per quanto riguarda i giocatori del ’98, del ’96 e ’97, che abbiamo coltivato in casa, fra cui ci sono straordinari campioni”, ha aggiunto il presidente rossonero che ha visionato un filmato con le giocate di Hachim Mastour, 16 anni fra pochi giorni, dopo aver pranzato sulla terrazza di Casa Milan assieme a 18 ospiti fra cui il suo consigliere politico Giovanni Toti, il presidente di Mediaset Fedele Confalonieri, il segretario della Lega Nord, Matteo Salvini, la coordinatrice regionale di Forza Italia, Maria Stella Gelmini e il nuovo acquisto Alex (ha firmato un biennale), oltre ai due ad rossoneri Adriano Galliani e Barbara Berlusconi.
Dopo aver brindato con entrambi, il presidente ha definito la figlia Barbara “un genio dell’organizzazione” e con gli occhi lucidi ha visitato il museo ospitato nella sede. “La sala coppe mi sembrava troppo piccola, ho detto di provvedere ad aggregare un’altra sala per le coppe future”, ha sorriso l’ex premier, “da questo posto viene fuori un input, un imperativo categorico: il Milan deve essere sempre il Milan e quindi deve tornare protagonista in Italia e in Europa”.