“Ci sono troppi stranieri nei club. Forse è il momento di riconsiderare la proposta del 6+5”. Sepp Blatter, presidente della Fifa, stigmatizza l’eccessiva presenza di calciatori stranieri nei club. “Anche nel calcio vale il principio secondo cui la concorrenza stimola l’impresa -dice lo svizzero al magazine della federcalcio internazionale – Ma se continuiamo con questo trend, con i giovani migliori che non possono dimostrare il proprio valore in prima squadra perchè ostacolati dagli stranieri, allora andiamo per una brutta strada”.
Un progetto nel cassetto Di Blatter
In passato Blatter ha proposto la soluzione del ‘6+5’, con l’impiego di almeno 6 calciatori della nazione di appartenenza del club. Nel 2010 è arrivato lo stop al progetto che violerebbe le norme sulla libera circolazione degli individui e i diritti dei lavoratori nell’Unione Europea. “Però -dice Blatter- non è detta l’ultima parola su quest’argomento. Forse questo è il momento di riconsiderare seriamente la proposta”. La FIFA Football Committee, che riunisce alcuni dei migliori giocatori maschili e femminili del mondo, così come altri personaggi famosi del gioco del calcio, considerò infatti la regola già nel 2008, in quanto consigliabile anche da un punto di vista morale. In quell’occasione, memore del contesto politico, il presidente della FIFA non affronterò le organizzazioni sovranazionali come l’UE, cercandoli di convincerli dell’approccio della FIFA e riferendosi espressamente alla menzione della specificità dello sport nel nuovo Trattato Europeo. Ma il suo progetto non andò in porto, anche perchè alcuni membri stessi della Fifa avevano forti dubbi sulla efficacia di tale limitazione, temendo che i club avrebbero comprato i migliori giocatori fuori dal mercato, privando efficacemente i club medi e piccoli di giocatori buoni e convenienti.