“C’è rammarico per il risultato, perchè sembrava che il Benfica dovesse capitolare, ma sono molto soddisfatto della prestazione della squadra. La finale è aperta e faremo di tutto allo Juventus stadium. Avremo i nostri tifosi che ci spingeranno verso la finale che adesso dobbiamo volere tutti». Antonio Conte guarda con fiducia al ritorno della semifinale di Europa League dopo il 2-1 subito in casa dei portoghesi. “Sul primo gol abbiamo dormito – ammette il tecnico bianconeri ai microfoni di Sky – Ora però c’è il ritorno e speriamo di farcela, sarà difficile, ma la finale è ancora aperta”. Non è bastato ai bianconeri il ritorno al gol in Europa di Tevez, dopo cinque anni esatti, quando vestiva la magia del Manchester United. Quello dell’Apache è stato un pezzo di bravura, ma un gol subito nei primi minuti ed uno negli ultimi condannano la Juventus a soffrire, tra sette giorni, se non vorrà lasciare ad altri il posto nella finale che il 14 maggio si giocherà nel suo stadio. I bianconeri hanno sofferto anche questa sera allo stadio da Luz.
Tutto è ancora da decidere
Senza Vidal e con Pogba e Pirlo non scintillanti, il centrocampo bianconero ha lasciato troppa iniziativa agli avversari. Marchisio si è sobbarcato un gran lavoro, ha fatto pentole e coperchi ma non è bastato. Doppia sorpresa nella Juventus: nel terzetto della difesa ha giocato Caceres al posto di Barzagli, in attacco in coppia con Tevez , Vucinic ha vinto la concorrenza di Llorente, Osvaldo e Giovinco, Per l’argentino gli ultimissimi dubbi sono stati fugati nella rifinitura del pallone. Era in tribuna invece Vidal per il solito problema al ginocchio: sarà visitato domani al rientro a Torino. La festa per il titolo non sembra avere traccia nel Benfica che parte fortissimo: per i primi 20’ stravince nel possesso palla, lasciando la Juventus ad una percentuale insolita. I portoghesi tengono un ritmo , con molta iniziativa a centrocampo e sulla fascia sinistra, sull’asse Siqueira-Sulejmani, Ma anche sul fronte opposto Asamoah e Chiellini faticano ad arginare Markovic. Il gol dopo due minuti raddoppia le forze del Benfica e l’entusiasmo del pubblico che sogna: si muove nel vento la scritta “Destino final: Turim”, esposta in curva. Nella Juve Vucinic sembra appena arrivato tanto gli riesce difficile intendersi con i compagni. Si sbattono Marchisio e Tevez che però sembra aver perso il passo di qualche settimana fa, quando è stato costretto a fermarsi per curare gli acciacchi. Pogba fa vedere di essere talento indiscusso ma ancora immaturo e si fa prendere dal nervosismo. I bianconeri riescono finalmente a spingere, ma l’unica palla gol è un colpo di testa di Lichtsteiner, fuori di un niente, ma in fuorigioco. In compenso, la squadra si espone al contropiede delle ‘Aquile’ di Lisbona e deve ringraziare che i campioni di Portogallo non sono precisi al tiro. Prima del pareggio dell’Apache, gran palla gol di Pogba: colpo di testa schiacciato ed Artur respinge con difficoltà in angolo. La Juventus pareggia con Tevez, che ammutolisce i tifosi del Benfica e risveglia gli juventini. Il pareggio sembra fatto, ma i lusitani ritrovano vigore e Lima, quello dei due gol nella vittoria per i titolo portoghese, pesca il jolly. La Juve sbanda e Buffon invita alla calma, Marchisio si trova su piede la palla del 2-2 per un pasticcio tra Maxi Pereira e Luisao ma Artur in qualche modo respinge. I primo maggio, allo Juventus Stadium, darà un ritorno avvincente. “Non è di certo un risultato giusto, meritavamo di più, per la prestazione globale, per il gioco che abbiamo creato, per la maturità. Il Benfica ha avuto due occasioni da gol, poco possesso rispetto a quelli a cui è abituato. Potevamo essere più cattivi e determinati sotto porta e fare qualche gol in più. Comunque – aggiunge Conte – abbiamo tutte le carte in regola per centrare la finale. Con un pizzico di fortuna in più adesso staremmo a commentare un risultato diverso. Abbiamo giocato all’europea e onorato il calcio italiano». Conte elogia Tevez, tornato al gol in una competizione europea dopo 5 anni: «Fino all’ultimo ho avuto molti dubbi – rivela – avevo paura di una sua ricaduta. È uscito stremato ma, per fortuna, non ha sentito nessun dolore particolare. Tevez mi ha dato l’ennesima conferma, lui è una sicurezza». La recriminazione più grande è il gol del vantaggio portoghese, su calcio piazzato. Ma ci sono ribadisce Conte, molti motivi per essere soddisfatti: «La squadra ha dato prova di maturità. E non bisogna dimenticare che il nostro percorso in Europa è appena cominciato: due anni fa non abbiamo fatto nessuna coppa, l’anno scorso siamo arrivati ai quarti della Champions League ed adesso siamo in gioco per la finale di Europa League. Non mi sembra tanto poco». Sulla sponda Benfica, il tecnico Jorge Jesus sottolinea l’impresa dei suoi: “Siamo stati i primi a battere la Juve in Europa League. La qualificazione è aperta, a Torino andiamo fiduciosi di passare noi il turno ed arrivare in finale”.