Il processo di vendita del Valencia CF è ufficialmente iniziato. Il prossimo lunedì è il giorno indicato per l’apertura della Virtual Data Room, lo spazio dove gli investitori avranno accesso a tutte le informazioni disponibili prima della presentazione delle offerte vincolanti e dopo essere stati accreditati dai consulenti KPMG e Price Waterhouse; è da questo punto che cominciano ad essere contate quattro settimane durate le quali tutte le parti interessate potranno preparare tutte le loro proposte, che probabilmente non saranno consegnate fino all’ultimo giorno, il 31 marzo.
Le Due Diligence del Valencia CF entreranno già nella Virtual Data Room nei prossimi giorni, ma gli investitori continueranno a cercare le informazioni che riterranno necessarie. Ci sono prove secondo le quali le parti interessate vorrebbero conoscere il patrimonio del club e il debito con la città, la situazione dei lavori del nuovo Mestalla e molte altre questioni; dal 1° aprile la decisione finale può essere prese in tre giorni o fino a tre settimane a seconda del tempo necessario per concordarsi con le quattro parti in causa al fine di scegliere i finalisti. Sarà il Consiglio a prendere la decisione. La scelta finale sarà molto difficile dato che le previsioni dicono che le offerte finali saranno molto simili tra loro.

L’incursione di Soros in Bankia
Il finanziere miliardario George Soros è uno degli investitori prestatori del bailout di Bankia, dopo che il governo spagnolo ha iniziato a vendere la sua quota, che è stata quasi interamente rimpiazzata con fondi esteri. La Spagna ha generato un piccolo profitto la scorsa settimana grazie alla cessione di una quota del 7,5 per cento in Bankia, meno di due anni dopo aver spinto il governo spagnolo nel chiedere 57 miliardi dollari in aiuti per i creditori più deboli. Soros Fund Management è tra i sei più grandi acquirenti di fondi di investimento in azioni di Bankia insieme alle britanniche Schroders e Henderson Global Investors, e le statunitensi Mainfirst Asset Management e Capital World Investors. Solo l’1 per cento delle azioni sono state vendute ad investitori nazionali, compresi gli asset management arms delle banche BBVA e Santander, con Regno Unito e Stati Uniti tra i più grandi sostenitori dell’offerta. La Spagna deve uscire da Bankia entro il 2017 e la tempistica di eventuali ulteriori vendite probabilmente dipenderà sia dal prezzo delle azioni sia dallo dallo stato di avanzamento del piano di recupero, che coinvolge il personale e gli uffici di shedding nonché la riduzione del suo bilancio.