Nicolas Sarkozy presidente del Paris Saint-Germain? Sarebbe questo il «piano B» dell’ex presidente francese, che sogna il ritorno all’Eliseo nel 2017 ma che se vedesse sfumare questo progetto potrebbe dedicarsi a tempo pieno alla squadra di calcio per cui tifa. Stando a fonti giornalistiche francesi, durante l’estate il presidente avrebbe confidato al figlio Louis, che studia negli Stati Uniti, che gli piacerebbe presiedere la squadra della capitale. «Se – ha ovviamente aggiunto stando a L’Express – non sarà eletto nel 2017».
Una prima volta, Sarkozy si era proiettato alla testa del Psg in una triste serata del 2010, quando alla guida della società di Parigi non erano ancora arrivati gli emiri e la squadra veleggiava a metà classifica: «un giorno diventerò presidente» lo udirono confidare nel gelo di quella serata, a margine di uno 0-3 subito in casa dal Lorient. Al Parco dei Principi è di casa, è stato il primo presidente in carica a farsi vedere in tribuna a tifare in occasione di partite di campionato e le telecamere che lo inquadravano indiscrete pochi minuti prima di annunciare, il 15 febbraio 2012, la sua candidatura all’Eliseo, lo hanno sorpreso intento a rilassarsi seguendo alla tv un’improbabile Digione-PSG, ottavi di coppa di Francia, su Eurosport.
Sarkozy, insieme ai suoi figli, è frequentatore assiduo della tribuna vip del Parco dei Principi. Grazie ai suoi ottimi rapporti con i qatarioti, siede accanto al presidente Nasser al-Khelaifi, che spesso lo riaccompagna chiacchierando amichevolmente all’automobile parcheggiata nei sotterranei. Dopo una visita, sempre insieme, negli spogliatoi.