Adidas rivoluziona il vertice e accelera la rincorsa a Nike

adidas logoE’ tempo di rivoluzioni manageriali in casa Adidas. Il colosso tedesco dell’abbigliamento sportivo ha infatti ristrutturato…

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adidas logoE’ tempo di rivoluzioni manageriali in casa Adidas. Il colosso tedesco dell’abbigliamento sportivo ha infatti ristrutturato la sua divisione Western Europe e ha unito sotto un unico team il suo management operante negli Stati Uniti con quello della controllata Reebok.

Le novità fanno parte del piano strategico al 2015 che il colosso di Herzogenaurach ha varato per cercare di migliorare le proprie performance finanziarie. I cambiamenti, infatti, nei piani della società tedesche, aiuteranno Adidas a massimizzare il potenziale dei suoi marchi nelle due regioni .

Nel dettaglio, Gil Steyaert, responsabile per l’area Nord Europa (Regno Unito, Irlanda , Benelux e Scandinavia), è stato nominato amministratore delegato per l’ Europa occidentale, un’area composta  dal mercato francese e da quello iberico (Portogallo e Spagna).  Il mandato inizierà il  1 ° novembre e al manager 50-enne riporteranno tutti i responsabili area di quella zona. Steyaert, invece, riferirà Roland Auschel, responsabile vendite mondiale e membro del cda di Adidas.

Nell’area Nord Europa Steyaert sarà rimpiazzato Gavin Thomson (48 anni) a cominciare dal 1 ° gennaio 2014.

Contemporaneamente, Adidas ha ristrutturato anche l’area nord-americana.  L’attuale responsabile Patrik Nilsson guiderà il team Adidas- Reebok che è stato riunito sotto lo stesso tetto . Il manager  49-enne sarà anche il responsabile globale per Reebok-CCM Hockey, il brand operante nell’hockey su ghiaccio. Mentre Uli Becker, responsabile Reebok per il Nord America, ha deciso di lasciare la società tedesca per perseguire nuove opportunità di carriera e di business .

Bisogna ricordare che Adidas e Nike da anni si contendono la leadership nel  mercato mondiale dello sportswear in un’aspra battaglia che vede le due società dividersi la sponsorizzazioni di calciatori e top team in ogni nazione. Una battaglia, che quantomeno in termini finanziari, vede Nike in netto vantaggio sui rivali tedeschi.

La società statunitense a maggio ha chiuso il bilancio 2012/13 con ricavi a 25.3 miliardi di dollari (da 23,3 miliardi del 2012) e con un utile di 2,46 miliardi di dollari (1,8 miliardi di euro) rispetto ai 2,26 miliardi del 2012.

Adidas, invece, ha registrato nel 2012 ricavi per 14,8 miliardi di euro e utili di 791 milioni.