Inizia la rivoluzione di Thohir. Il documento ufficiale della nascita di FC Internazionale Merchandising Srl

E’ iniziata ufficialmente da Torino la rivoluzione del merchandising interista voluta dal nuovo presidente Erick Thohir. Nel capoluogo…

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E’ iniziata ufficialmente da Torino la rivoluzione del merchandising interista voluta dal nuovo presidente Erick Thohir. Nel capoluogo piemontese, il 27 marzo scorso, è stata infatti costituita FC Internazionale Merchandising Srl, una società che ha come unico socio il colosso statunitense dello sportswear Nike e che avrà il compito di rinnovare la strategia di merchandising del club nerazzurro di cui Nike è sponsor tecnico dalla fine degli anni novanta.

Nel documento, redatto nello studio del notaio torinese Giovanna Ioli e che Calcioefinanza.it ha visionato, si legge che “la nuova società ha sede a Milano e che la sua amministrazione è affidata a un cda composto da 2 membri, l’inglese John David Daly, che è nominato presidente, e Paolo Parmeggiani“. La società ha un capitale sociale di 10mila euro sottoscritto interamente dall’unico socio Nike European Operations BV, la capogruppo europea della Nike che ha sede nei Paesi Bassi.

Soprattutto, il documento spiega che la società ha per oggetto la “produzione, in proprio e/o in conto terzi, l’acquisto e la vendita di abbigliamento, di calzature, articoli in pelle, accessori, confezioni ed oggettistica, prodotti dolciari, prodotti da forno ed altri prodotti per l’alimentazione umana in genere, nonché bevande analcoliche, alcoliche e superalcoliche, contrassegnati dal marchio F.C. Internazionale, sia in Italia che all’estero, sia all’ingrosso che al dettaglio anche mediante la gestione diretta o indiretta di negozi, punti vendita di qualunque tipo e comunque denominati. Sempre nell’ambito delle politiche di sfruttamento del marchio F.C.  Internazionale la società potrà organizzare iniziative di promozione ed attività di qualsiasi tipo. La società potrà inoltre compiere sia in Italia che all’estero, tutte le operazioni imprenditoriali, commerciali, industriali, finanziarie, mobiliari ed immobiliari, ritenute necessarie ed utili al raggiungimento dello scopo sociale, con la precisazione che dette ulteriori attività non possono essere considerate come attività proprie, bensì come attività strumentali al migliore svolgimento dell’ordinaria attività sociale per una più proficua realizzazione economica della stessa; potrà assumere sia direttamente che indirettamente, ma solo a scopo di stabile investimento e non di collocamento, interessenze e partecipazioni in altre società, imprese, enti od associazioni aventi oggetto analogo, affine o connesso al proprio.”

Il documento continua spiegando che “rientrano nell’oggetto sociale  seppure non in via principale, l’assunzione di finanziamenti e la concessione di garanzie di ogni genere, ivi incluse quelle ipotecarie, pignoratizie e di fidejussione, anche per obbligazioni contratte da terzi; la concessione di finanziamenti a società controllate e/o collegate, nonché ad imprese, enti ed associazioni aventi scopo analogo, affine o connesso al proprio ed il coordinamento tecnico e finanziario delle società od enti nei quali partecipa”.

Insomma la Nike prenderà in gestione le licenze nerazzurre, quindi tutti i negozi e i vari prodotti, per sviluppare al meglio il marchio. L’obiettivo sarà aggredire il mercato non solo con negozi monomarca in Italia, ma anche con appositi corner store all’estero, soprattutto nei mercati orientali.

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