Confalonieri conferma: "Mediaset farà un'offerta per i diritti tv della Serie A"

“In autunno è prevista una nuova asta per i diritti tv della serie A, noi parteciperemo con l’obiettivo di ottenere la migliore offerta televisiva calcistica per i tifosi italiani”. Lo…

“In autunno è prevista una nuova asta per i diritti tv della serie A, noi parteciperemo con l’obiettivo di ottenere la migliore offerta televisiva calcistica per i tifosi italiani”. Lo ha detto Fedele Confalonieri, presidente di Mediaset, parlando di Mediaset Premium in assemblea. Inizialmente “non abbiamo partecipato perché era inaccettabile la composizione dei pacchetti, come abbiamo fatto pesare sia alla Lega che all’Antitrust”.

Mediaset, attraverso Premium, sui diritti tv per la Champions League ha “fatto una buona offerta, superiore a quella della volta scorsa. Non è bastato, ma per noi era la cifra giusta”, ha proseguito Confalonieri, che, a proposito della pay tv del gruppo, ha sostenuto che “faremo il possibile per riportarla in equilibrio”.  “Oggi Mediaset Premium è interamente nelle nostre mani e faremo il possibile per riportarla in equilibrio – le parole di Confalonieri -. La società – ha spiegato – ha certamente sofferto per il trauma subito dalla vicenda Vivendi ma nonostante questo l’azienda è rifocillata immediatamente sul business con un unico obiettivo, quello di ristrutturare il business model rendendolo sostenibile”.

 

L’attesa, nell’assemblea dei soci di Mediaset, era per capire come si sarebbe comportata Vivendi. Che non si è presentata: sono presenti infatti, secondo quanto riferito dal presidente Fedele Confalonieri in apertura dei lavori, 428 azionisti, pari al 51,68% del capitale. Fininvest detiene il 39,53% del capitale, nonchè azioni proprie pari al 3,795% del capitale senza diritto di voto. Vivendi possiede il 28,8% del capitale di Mediaset. Secondo le attese della vigilia, i francesi non hanno quindi depositato le azioni, neanche con i voti congelati sotto il 10%, impegno che Vivendi si è presa con l’Agcom, in attesa della pronuncia del Tar del Lazio al ricorso presentato contro il provvedimento dell’Authority.

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(Insidefoto.com)

Vivendi non è presente fisicamente in sala ma è comunque il protagonista indiscusso dell’assemblea Mediaset. Il presidente Fedele Confalonieri apre l’assemblea parlando dell’ “attacco al cuore di Mediaset” e per presentare il bilancio 2016 dice che “la rottura dell’accordo con Vivendi ha segnato in modo profondo il 2016 e distrutto il valore potenziale dell’aggregazione tra i due gruppi”. “Siamo davanti a un take over ostile” dice prima di ripercorrere le vicende degli ultimi mesi.

Il contenzioso con Vivendi non riguarda solo diritti violati ma frena anche i progetti futuri di Mediaset. L’alleanza doveva essere “qualcosa di molto positivo ed è diventato un elemento fortemente negativo, un intralcio, un condizionamento pesante al nostro sviluppo”, parole del presidente Confalonieri che ha inoltre annunciato in assemblea che “poche settimane fa abbiamo nuovamente citato in tribunale Vivendi per violazione contrattuale, concorrenza sleale e violazione della legge sul pluralismo televisivo”.

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Vincent Bolloré (Insidefoto.com)

Mediaset “con il peso di questa querelle societaria non può esprimere appieno le sue potenzialità” ripete Confalonieri e fa alcuni esempi. “Ci è preclusa ogni iniziativa che possa direttamente o indirettamente incidere sui settori tv e telecomunicazioni, proprio a causa della presenza di Vivendi in posizione di controllo in Telecom di collegamento in Mediaset“. “E’ quindi evidente – ribadisce – che risolvere questo grave contenzioso è per noi una priorità assoluta. Non sono sul tavolo solo i nostri diritti violati ma anche molti nostri progetti futuri”. “Non arretreremo – conclude rivolto ai soci – sul piano della difesa legale e nella tutela dei nostri e vostri interessi”.