Calcio in tv, il 78% dei bar non è in regola col canone

Controlli sul pagamento del canone Rai presso esercizi pubblici che trasmettono programmi televisivi: il 78% di quelli ispezionati è risultato non in regola.

E’ quanto è emerso nei primi quattro mesi…

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Controlli sul pagamento del canone Rai presso esercizi pubblici che trasmettono programmi televisivi: il 78% di quelli ispezionati è risultato non in regola.

E’ quanto è emerso nei primi quattro mesi del 2017 durante i controlli dei militari delle Fiamme Gialle di Livorno, che hanno monitorato il territorio labronico ed eseguito verifiche nei confronti di esercizi pubblici per scovare gli evasori del canone televisivo Rai.

Gli esercizi pubblici, ricorda una nota della Gdf, sono tenuti a stipulare i cosiddetti ”abbonamenti speciali”, il cui costo varia in base alla categoria commerciale dell’attività: ciò in quanto la trasmissione aperta al pubblico riveste, direttamente o indirettamente, fini di lucro.

Si tratta, ad esempio, di pub che trasmettono le partite di calcio, bar che si sintonizzano su canali all news, pizzerie con monitor alle pareti, parrucchieri che hanno tv accese su canali musicali, alberghi e bed & breakfast, esercenti tutti, questi, che sono tenuti al pagamento del canone Rai e che sono stati ispezionati dai finanzieri del gruppo di Livorno.

In particolare le tariffe vanno da 6.789,40 euro all’anno per la categoria A ovvero alberghi con 5 stelle e 5 stelle lusso con un numero di camere pari a o superiore a cento, fino al minimo di 203 euro all’anno per strutture ricettive con un numero di televisori non superiore ad uno, circoli, associazioni, sedi di partiti politici, istituti religiosi, studi professionali, botteghe, negozi e assimilati, mense aziendali, scuole, istituti scolastici non esenti dal canone ai sensi della legge 2 dicembre 1951, n 1571, come modificata dalla legge del 28 dicembre 1989, n. 421.