I quarti di finale di Champions sotto la lente... finanziaria: ecco le forze in campo

Dai top club alle cenerentole. Ecco il quadro completo dei Quarti di finale di Champions League analizzato nel dettaglio in base ai dati di bilancio di ogni singolo club.

ATLETICO MADRID…

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Dai top club alle cenerentole. Ecco il quadro completo dei Quarti di finale di Champions League analizzato nel dettaglio in base ai dati di bilancio di ogni singolo club.

ATLETICO MADRID – LEICESTER

Il nuovo che avanza

A dispetto del fatturato non da top club (13° posto nella FML con un fatturato di circa 229 milioni), gli spagnoli sono oramai una costante presenza delle fasi finali della competizione, avendo disputato due finali nelle scorse 3 edizioni, entrambe perse contro i rivali cittadini del Real Madrid.

Il Leicester, invece, si affaccia per la prima volta della sua storia ai quarti di finale di UCL.

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Il valore dei ricavi caratteristici dell’Atletico Madrid è maggiore di quello degli inglesi di circa 50 milioni. Il fatturato di entrambi i club è fortemente dipendente dai diritti TV (61% per l’Atletico, 74% per il Leicester), mentre risulta molto ridotto l’apporto dei ricavi da stadio (16% e 9% rispettivamente).

Il valore della rosa dei madrileni è circa il doppio di quella dei giocatori del Leicester. A favore degli spagnoli anche il monte stipendi, di circa 35 milioni più alto.

BORUSSIA DORTMUND – MONACO

Potere ai giovani

Il Borussia Dortumund ha raggiunto la finale di UCL nella stagione 2012/13, perdendo contro i più quotati connazionali del Bayern Monaco, mentre il club francese ha raggiunto i quarti di finale nella stagione 2014/15.

Entrambe le società hanno attraversato negli anni scorsi una profonda crisi economica, con pesanti ripercussioni sulla gestione sportiva. Al di là delle dovute differenze, i due club hanno puntato alla valorizzazione dei giovani, con risultati sportivi molto positivi.

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Tutti gli indicatori economici sono dalla parte dei tedeschi; in particolare il fatturato dei gialloneri è quasi 4 volte superiore rispetto a quello dei monegaschi. Altrettanto diversa è la composizione del fatturato: per il Borussia i ricavi commerciali costituiscono la principale voce (49%), mentre per il Monaco, finita l’era del mecenatismo della proprietà con innesti di capitali mascherati da ricavi commerciali, i diritti TV valgono il 58% della produzione e la gestione economica del club mostra, nel complesso, una forte dipendenza dalle plusvalenze.

BAYERN MONACO – REAL MADRID

Due corazzate a confronto

E’ la sfida più importante dei quarti, sia a livello sportivo che economico.

Le due corazzate sono rispettivamente il 4° e il 3° club di calcio più ricchi del pianeta. Complessivamente, il valore delle rose a confronto supera 1,3 miliardi di euro, mentre il valore della produzione si attesta intorno a 1,2 miliardi.

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Nelle ultime 7 stagioni, entrambi i club hanno raggiunto per ben 6 volte le semifinali. I bavaresi hanno disputato tre finali vincendone una, mentre i madrileni hanno vinto entrambe le finali disputate.

Per quanto riguarda il fatturato, per il Bayern Monaco il 58% deriva dai ricavi commerciali (2° club al mondo per valore assoluto) e solo ¼ dai diritti TV. Per il Real Madrid il 42% del fatturato deriva dai ricavi commerciali, mentre il 37% dai diritti TV (1° club al mondo per ricavi TV).

I ricavi da stadio valgono il 17% per i tedeschi, il 21% per gli spagnoli.

JUVENTUS – BARCELLONA

La difesa contro l’attacco

A livello di fatturati, questa sfida è quella più sbilanciata: 280 sono infatti i milioni che separano i valori dei ricavi ordinari dei due club. Anche a livello sportivo tutto il peso è a favore dei catalani, vincitori di ben 4 Champions nelle precedenti 11 edizioni del massimo torneo europeo, mentre nello stesso periodo la Juventus può vantare solo una finale (2014/15), persa proprio contro gli spagnoli.

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Tutti gli indicatori economici pendono dalla parte dei catalani: valore della rosa, monte stipendi e fatturato. Quello della Juventus è fortemente dipendente dai diritti TV (57%, 4° club per valore assoluto), mentre molto bassi sono i ricavi da stadio (13%). Il fatturato del Barcellona mostra, invece, una più omogenea distribuzione fra i principali flussi di ricavi, il maggiore dei quali è costituito da quelli commerciali (48%).