Rose bloccate e tasse di lusso, l'Uefa interverrà su mercato e competitività

L’Uefa prenderà in considerazione l’introduzione di limiti alle rose e alcune modifiche al sistema di trasferimento, per evitare che nel calciomercato ci sia un ulteriore sbilanciamento verso i grandi club…

mediaset premium calcio

L’Uefa prenderà in considerazione l’introduzione di limiti alle rose e alcune modifiche al sistema di trasferimento, per evitare che nel calciomercato ci sia un ulteriore sbilanciamento verso i grandi club ed arginare il crescente divario.

Lo ha dichiarato il presidente Aleksander Ceferin, dopo che nei mesi scorsi era stato il leader della FIFA, Gianni Infantino, come ripreso da CF – calcioefinanza.it – ad avanzare le sue perplessità sulla libertà attuale concessa ai club parlando esplicitamente di blocchi a rose e prestiti.

La vera novità, da questo punto di vista, sarebbe la tassa di lusso che Ceferin ha menzionato (e che al momento è solo un titolo, senza ulteriori approfondimenti offerti dal leader del calcio europeo) ma che sostanzialmente richiama il sistema dello sport americano laddove chi sfora un determinato tetto del Salary Cap deve pagare agli altri club una quota di compensazione.

L’avvocato sloveno, eletto a capo dell’organo di governo del calcio europeo lo scorso settembre, ha detto in una conferenza a Lisbona che l’UEFA ha bisogno di affrontare la situazione a causa della “diminuzione di equilibrio competitivo” nel calcio europeo per club.

“Noi dobbiamo esaminare nuovi meccanismi come le tasse di lusso e in particolare i criteri sportivi come limitazioni squadra e regole di trasferimento eque, per evitare che continui l’accaparramento e la concentrazione eccessiva di talento nel giro di poche squadre” le parole di Ceferin.

“Non possiamo avere paura di toccare il calciomercato”.

Ceferin non ha fornito ulteriori dettagli su cosa volesse dire con le tasse di lusso, ma ha aggiunto che l’UEFA potrebbe lavorare con il corpo calcio mondiale FIFA per cambiare il mercato del trasferimento o farlo attraverso un proprio regolamento di licenza.

Ceferin ha comunque riconosciuto l’importanza dei più grandi campionati. “non si può ignorare il fatto che i cinque grandi paesi portano l’86 per cento del fatturato e prendono il 60 per cento delle entrate, quindi bisogna essere diplomatici e intelligenti”.