Cairo arrotonda in Rcs, il mercato scommette su ristrutturazione e fusione

Urbano Cairo arrotonda la sua partecipazione in Rcs al 59,83% del capitale della casa editrice milanese e ne prepara i piani di razionalizzazione e rilancio. Il titolo in Borsa ieri…

As Roma - Torino

Urbano Cairo arrotonda la sua partecipazione in Rcs al 59,83% del capitale della casa editrice milanese e ne prepara i piani di razionalizzazione e rilancio. Il titolo in Borsa ieri ha chiuso segnando il +4,6% e si è avvicinato alla soglia di 1 euro, a 0,96 centesimi ad azione, per una capitalizzazione superiore ai 500 milioni di euro. Come scrive il quotidiano Milano Finanza, il balzo di ieri è legato alla fiducia del mercato nel piano che Cairo, nuovo ad del gruppo dal 3 agosto, sta studiando in attesa dell’assemblea che si terrà il prossimo 26 settembre, e alla possibile accelerazione sui progetti di integrazione tra Rcs e Cairo Communication.

A fine settembre nel corso dell’assemblea che si terrà a Milano, l’imprenditore alessandrino rinnoverà il cda della casa editrice del Corriere della Sera e della Gazzetta dello Sport e definirà le linee del suo progetto: rilanciare le attività in Spagna, rafforzare i brand dei due quotidiani italiani e completare il restyling e il riposizionamento dei periodici in Italia, come Oggi, IoDonna, Sette e Amica.

Come è un successo con La7, quando Cairo avrà preso in toto il timone della casa editrice taglierà anche “drasticamente i costi strutturali (almeno 55-60 milioni di consulenze esterne)” del gruppo, scrive MF. Inoltre, il nuovo azionista di maggioranza di Rcs rivedrà l’organico, in particolare quello della divisione Corporate, “che ha un numero particolarmente elevato di dipendenti e in particolare di manager e dirigenti”. Secondo il quotidiano finanziario milanese, però, ci sarebbe anche un altro l’elemento che avrebbe spinto ieri gli operatori di Borsa a puntare su Rcs: l’accelerazione sul programma di integrazione tra il gruppo di via Rizzoli e la Cairo Communication.

Se questa dovesse partire prima dei tempi previsti, 18-24 mesi, si “libererebbe la cassa (114 milioni) della Cairo Communication a favore di Rcs”, sulla quale pesa ancora un debito di 422,4 milioni di euro dopo la ristrutturazione dell’esposizione con gli istituti di credito.