Sassuolo, Squinzi: "L'obiettivo stagionale? Faremo molto bene"

Sassuolo, il terzo anno di Serie A è iniziato nel miglior modo possibile ed ora, gli obiettivi stagionali possono esser raggiunti senza grossi problemi.

I dodici punti conquistati in sei gare,…

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Sassuolo, il terzo anno di Serie A è iniziato nel miglior modo possibile ed ora, gli obiettivi stagionali possono esser raggiunti senza grossi problemi.

I dodici punti conquistati in sei gare, grazie a tre vittorie e tre pareggi, con nove gol fatti e sei subiti, hanno proiettato la squadra di Di Francesco al quarto posto in tandem con la Lazio.

Il buon inizio di campionato, ha entusiasmato non solo i tifosi del Sassuolo ma anche l’intera dirigenza del club emiliano che guarda al futuro con maggiore fiducia.

L’obiettivo del Sassuolo inizialmente era una salvezza tranquilla, ora è quello di vincere il campionato… Se calcolo che ci mancano almeno 4 punti per vicende varie, potremmo essere in cima alla classifica. E comunque siamo l’unica squadra imbattuta“. Lo ha detto Giorgio Squinzi, patron del club neroverde, commentando l’ottimo avvio di campionato della squadra di Di Francesco.

Il positivo inizio del Sassuolo è stato messo in risalto anche dall’andamento negativo, o altalenante, da parte di grandi squadre come Milan, Napoli e Juventus. Questo Squinzi lo sa fin troppo bene ma allo stesso tempo, è certo che il suo Sassuolo possa fare un grande campionato. “In futuro i veri valori verranno fuori, ma sono sicuro che la nostra squadra ha tutti i titoli per fare bene quest’anno“, ha spiegato il presidente del Sassuolo ai microfoni di Radio Radio.

Rispetto a molte squadre del massimo campionato italiano, il Sassuolo ha cambiato molto poco e si dispone in campo con lo stesso sistema di gioco ormai da tre anni. Questo ha permesso alla squadra di Di Francesco di iniziare il campionato in maniera positiva. “Giochiamo con un’intelaiatura che è la stessa da quattro anni, con piccoli aggiustamenti di anno in anno”, ha aggiunto Squinzi. “Abbiamo 2-3 stranieri, questo incide. Non vorrei essere l’allenatore di altre squadre che abbiamo incontrato, che hanno 8-9 stranieri. Non so come fanno a capirsi e preparare gli allenamenti con tante lingue diverse, è una specie di Babele calcistica. Alcuni fattori – ha proseguito – sono a nostro favore e fanno parte di una strategia decisa a tavolino, italiani e giovani possibilmente. Se il Sassuolo vincesse lo scudetto cosa penserebbe Lotito? È un problema suo…“, ha concluso il patron della società emiliana.