Milan, Bee nel Cda con delega sull'Asia. Con lui almeno 3 uomini

Tutto passa da una lettera di scuse. L’accordo tra Bee Taechaubol e Silvio Berlusconi, che tra otto settimane consegnerà ufficialmente il 48% del club in mano al thailandese, è figlio…

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Tutto passa da una lettera di scuse. L’accordo tra Bee Taechaubol e Silvio Berlusconi, che tra otto settimane consegnerà ufficialmente il 48% del club in mano al thailandese, è figlio di un passo indietro. Il broker dopo l’incontro a Milano con il presidente a inizio maggio sembrava aver perso le speranze. L’intesa per l’acquisto del Milan pareva destinata a sfumare. Ma tutto è cambiato dopo le elezioni regionali. Mr Bee – racconta la Gazzetta dello Sport – avrebbe capito di aver sbagliato strategia, di aver innervosito Berlusconi con il suo comportamento di inizio maggio: troppo esposto mediaticamente, troppe frasi da nuovo proprietario del Milan senza che ci fosse alcun accordo, troppi tweet e interviste.

Così, anche su consiglio di Licia Ronzulli, fedelissima dell’ex Cavaliere, avrebbe scritto a Berlusconi una lettera di scuse in cui diceva di essersi mosso in buona fede, e garantendo una maggior riservatezza da lì in avanti. Ha tentato di riconquistare credibilità, e ci è riuscito anche grazie ad una strategia chiara: mettersi “a fianco” di Berlusconi nel rilancio del Milan. Da lì è nato il blitz della notte tra il 4 e il 5 giugno, nelle quali ha messo sul tavolo le sue idee: un piano marketing aggressivo per l’Asia e la quotazione in Borsa. Oltre, chiaramente, ai quasi 500 milioni di euro per una (larga) fetta di minoranza. E Silvio è stato convinto.

Ora, dopo le smentite di Bee su una sua possibile scalata alla maggioranza del club che sarebbe già stata concordata con Berlusconi, resta da capire in che modo si concretizzerà l’entrata in società del thailandese e degli interessi che rappresenta. Bee Taechaubol entrerà nel consiglio di amministrazione del club, ma non avrà la carica di amministratore delegato (rimarranno Galliani e Barbara Berlusconi) nè quella di vicepresidente. Entrerà nel Cda come membro con delega allo sviluppo delle politiche commerciali in Asia. Lui guiderà la strategia aggressiva del Milan in Oriente per raddoppiare il valore del brand nel continente asiatica entro due anni. Nel Cda, che potrà allargarsi, Bee si porterà tra i 3 e i 5 collaboratori: lo si deciderà entro le 8 settimane previste nel “precontratto” con Berlusconi. Non si è parlato per ora di nuovi dirigenti portati da Taechaubol. Al momento, anche per questioni di opportunità, il thailandese ci tiene a sottolineare che il controllo del club rimane in mano all’ex Cav e ai suoi uomini. Più avanti si vedrà.