Sciopero Liga, Tebas: "Progettato per danneggiare la Liga"

Sciopero Liga – Il presidente della Liga spagnola (LFP) ha bollato come “illegale” e “progettato per danneggiare la Liga” lo sciopero dei calciatori annunciato dall’associazione calciatori spagnola (AFE) e dalla federcalcio…

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Sciopero Liga – Il presidente della Liga spagnola (LFP) ha bollato come “illegale” e “progettato per danneggiare la Liga” lo sciopero dei calciatori annunciato dall’associazione calciatori spagnola (AFE) e dalla federcalcio spagnola.

Tebas ha parlato dopo una riunione dei presidenti dei club di Primera División e Segunda División a Madrid in vista dei colloqui di conciliazione previsti per oggi.

Il presidente LFP ha ammesso che non è sicuro che i colloqui programmati possano cambiare la situazione di stallo. Le parti in conflitto sono convocate davanti all’Alta Corte spagnola per domani.

L’AFE la scorsa settimana ha confermato i suoi piani per uno sciopero il 16 maggio, facendo seguito alla decisione già presa dalla RFEF. Al centro della contesa la legislazione sull’introduzione della negoziazione collettiva dei diritti televisivi.

Lo sciopero è impostato per influenzare gli ultimi due turni di campionato e la finale di Copa del Rey del 30 maggio. Il Barcelona ha bisogno di una vittoria per vincere il campionato e potrebbe fare il bis contro l’Atletich Bilbao in coppa.

A seguito della riunione LFP di Lunedi, Tebas ha detto: “Farebbero un danno enorme, vogliamo che tutti sappiano che si tratta di uno sciopero illegale che potrebbe avere enormi conseguenze. Si tratta di uno sciopero progettato per danneggiare la Liga ed è quindi illegale”.

Tebas ha espresso la sua preoccupazione per le perdite finanziarie che potrebbero essere causate ed ha affermato: “Stimiamo che ogni giornata avrà un costo di € 50 milioni”. Continua così la non facile coesistenza tra Tebas ed il presidente federale Angel Maria Villar (quest’ultimo assente alla riunione di lunedì).

“Più che un problema di dialogo – lo ha attaccato Tebas -, fatico a comprendere il comportamento del presidente RFEF, che parla solo con chi vuole, come se vivesse in un periodo feudale, all’interno di un castello o di una residenza di campagna”.

“La Liga – ha concluso il leader della LFP – è trasparente e capisce l’industria del calcio mentre la RFEF ha una concezione antiquata, vecchia e feudale dello sport e cerca un ritorno finanziario al fine di garantire che il castello rimanga ben fortificato”.