Il calcio italiano muoverà il suo primo passo verso il futuro. In attesa dell’assemblea del 4 novembre, che affronterà la revisione dello statuto federale e porterà all’elezione del nuovo presidente della FIGC, questa mattina a Milano, alle ore 12, la Lega Serie B dovrà scegliere la propria governance.
Come riporta l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport, in lizza ci sono tre candidati: l’attuale presidente Mauro Balata, il campione del mondo del 1982 Beppe Dossena e il manager Vittorio Veltroni. Per ottenere la vittoria, i candidati devono ricevere 14 voti su 20 nei primi due turni, o 11 su 20 dal terzo turno in poi. Ecco quali sono le proposte dei tre candidati per il quadriennio 2024-2028.
Balata punta a mantenere il formato attuale e a introdurre tre retrocessioni, con l’obiettivo di sviluppare un modello virtuoso e sostenibile. Questo si baserebbe su agevolazioni per migliorare gli stadi, un canale della Lega, sgravi fiscali e una nuova mutualità. L’intento è rendere la Serie B un vivaio di talenti, con un’età media di 25 anni e l‘obbligo di un numero minimo di giovani giocatori, garantendo loro un certo minutaggio.
Dossena, invece, propone di fare chiarezza su incarichi e consulenze, creando un ambiente favorevole per attrarre investimenti e valorizzare lo spettacolo sportivo attraverso un format più coinvolgente, in linea con le altre leghe. Si impegna inoltre a creare un fondo di garanzia per i club, ottimizzare le risorse, controllare le spese e monitorare le proprietà dei club.
Veltroni, dal canto suo, propone un miglioramento della gestione dei diritti televisivi, degli sponsor, del merchandising, delle biglietterie e del mercato. Ritiene che i diritti tv debbano essere considerati non solo per le partite, ma anche per altri settori come i videogiochi o il fantacalcio. La sua proposta include la creazione di un canale della Lega, ma anche collaborazioni con i broadcaster, e il ricorso a private equity per attrarre nuovi capitali. Propone anche un torneo europeo e nuovi strumenti fiscali per sostenere i club, con l’obiettivo di valorizzare i giovani e fare della Serie B un laboratorio per il calcio italiano.