Massimiliano Allegri e la Juventus si sono detti addio per la seconda volta nella giornata di venerdì. Ma la seconda avventura dell’allenatore livornese in bianconero rischia di avere strascichi importanti nelle prossime settimane e potrebbe prendere una piega che nessuna delle parti si sarebbe aspettata solo pochi giorni fa.
Come riporta l’edizione odierna del La Gazzetta dello Sport, andato in scena il confronto fra dirigenza e tecnico, al quale non era presente Cristiano Giuntoli visto che non si trattava di una questione sportiva ma comportamentale, gli avvocati della Juventus stanno analizzando con attenzione la possibilità di portare Allegri in tribunale. Il tutto gira intorno al codice di condotta bianconero, e all‘articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, che sarebbe stato violato dai comportamenti del tecnico nella serata di mercoledì, sia in campo a favore di telecamere che fuori.
Allegri Juve licenziamento o risoluzione – Le possibilità al vaglio degli avvocati
Al momento, sono tre le strade valutate dal pool di legali bianconeri, e dall’altra parte da quelli di Allegri. Il contratto fino al 2025 a 7 milioni di euro netti più bonus, al momento, sta venendo onorato, ma la Juve potrebbe di fatto annullarlo comunicando un licenziamento per giusta causa, che gli permetterebbe di fatto di risparmiare l’ingaggio concordato con il tecnico tre anni fa. Dal canto suo, Allegri potrebbe impugnare il licenziamento, aprendo così il contenzioso con i bianconeri.
E qui, ovviamente, il contenzioso è aperto a due possibilità. In caso di vittoria del ricorso da parte di Allegri si vedrebbe riconoscere lo stipendio concordato più una somma in denaro per il risarcimento danni, soprattutto di immagine. Quest’ultimi potrebbero venire messi sul piatto anche dalla stessa Juventus, qualora fossero i bianconeri a spuntarla davanti al giudice.
Se la Juve facesse partire l’iter per il licenziamento per giusta causa, Allegri avrebbe a disposizione cinque giorni per capire il da farsi, insieme ai suo avvocati, e decidere se accettarlo o, come detto, impugnare la decisione. Ma di fatto, l’iter è già partito visto che nella comunicazione dell’esonero, tramite le parole in privato del direttore generale Maurizio Scanavino, la Juve ha già esposto le ragioni che ricadrebbero appunto nella violazione del codice etico juventino. Un passaggio che in toto preannuncia il licenziamento per giusta causa. E dalla sua comunicazione ufficiale, ecco scattare i cinque giorni per analisi e possibile, quanto probabile, contestazione da parte del tecnico.
Due strade per un cammino che è già iniziato, ma che non è ancora detto venga intrapreso fino in fondo. Infatti, non è da scartare la possibilità che le parti riescano a chiudere la vicenda senza rivolgersi a un tribunale. L’altra possibilità risiede nella risoluzione consensuale. Anche qui sarà importante il lavoro degli avvocati delle parti, oltre ovviamente alla volontà di Juve e Allegri.
I legali della Juventus stanno studiando le carte per elaborare una strategia. Le contestazioni sono state diverse e ben dettagliate, in base a come si difenderà Allegri decideranno come procedere. Probabile che prima di arrivare in tribunale si tenti la strada della transazione, che potrebbe consentire al club di risparmiare qualcosa sull’intera annualità e al tecnico di evitare uno strascico legale, rinunciando però a una parte di ciò che gli spetta. Influirà anche cosa deciderà per il proprio futuro professionale di Allegri. Una nuova avventura a breve giro di posta potrebbe far optare per una risoluzione della vicenda più veloce, così da chiudere definitivamente il suo secondo capitolo juventino.