Dal malore di Ndicka allo stop: cosa dice il regolamento sul recupero di Udinese-Roma

A regolare queste situazioni c’è l’articolo 30 dello Statuto-Regolamento della Lega Serie A. Ecco cosa dicono le norme sul recupero delle partite.

Regolamento partite sospese Serie A
(Foto: Gabriele Maltinti/Getty Images)

Udinese-Roma è stata sospesa, e poi definitivamente rinviata, al minuto 72 in seguito al malore di Evan Ndicka. Troppo grande lo spavento per i giocatori dei giallorossi per continuare la gara al Bluenergy Stadium. Decisione condivisa con i friulani e anche dagli stessi spettatori, che hanno applaudito il triplice fischio dell’arbitro Pairetto.

E con il resto della partita come si fa? Le Norme Organizzative interne della FIGC in realtà regolano la sospensione soltanto nel caso di impraticabilità del campo (art. 60) e per la tutela dell’ordine pubblico (art. 62). Tanto che lo scorso 9 aprile il Giudice Sportivo della Serie D ha punito con il 3-0 e un punto di penalizzazione Palmese e Manfredonia che hanno chiesto di comune accordo la sospensione per il malore di un tifoso in tribuna.

Se la Roma non fosse stata impegnata giovedì sera nel ritorno dei quarti di finale di Europa League contro il Milan, la sfida sarebbe stata portata a termine già nella giornata di oggi. A definire i criteri del recupero delle gare interrotte è l’articolo 30 dello Statuto-Regolamento della Lega Serie A. Il recupero dovrà avvenire comunque entro 15 giorni dall’interruzione e «deve essere disposta la prosecuzione dei soli minuti non giocati. La quantificazione è determinata, con decisione inappellabile, dal direttore di gara».

Regolamento partite sospese Serie A – Le indicazioni sui giocatori schierabili nel recupero

E per quanto riguarda le due formazioni che erano in campo nel momento della sospensione? Sempre nello stesso articolo definito dalla Lega ai legge che «possono essere schierati tutti i calciatori che erano già tesserati per le due società al momento dell’interruzione, indipendentemente dal fatto che fossero o meno sulla distinta del direttore di gara il giorno dell’interruzione». Ma con alcuni accorgimenti: i calciatori scesi in campo e sostituiti nel corso della prima partita non possono essere schierati nuovamente. Quelli espulsi (ma non è questo il caso) ovviamente no, né potrebbero essere sostituiti, così come quelli squalificati per la gara in questione. Infine, nel recupero si possono effettuare solo le sostituzioni non ancora fatte nella prima partita.