Eredità Agnelli, nel mirino dei pm anche il passaggio di quote della Dicembre

Tale società, insieme alla Giovanni Agnelli Bv, permette a John Elkann di avere il controllo di Exor, la holding che è azionista di maggioranza tra le altre di Juventus, Ferrari e Stellantis.

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John Elkann (Photo by GIUSEPPE CACACE/AFP via Getty Images)

Le indagini degli inquirenti della Procura di Torino sull’eredità di Marella Caracciolo e dell’Avvocato Gianni Agnelli continuano e ora sotto la lente di ingrandimento ci sarebbe il passaggio di quote della Dicembre.

La Dicembre, è bene ricordarlo, è la società che permette a John Elkann, insieme alla Giovanni Agnelli Bv, di avere il controllo di Exor, la holding che è azionista di maggioranza tra le altre di Juventus, Ferrari e Stellantis. E da cui Margherita è stata esclusa dopo aver firmato la rinuncia dell’eredità dei genitori dopo un contributo da 1,3 miliardi di euro. Un accordo che in Italia non è valido, ma in Svizzera sì. Ed è per questo che è nato il contenzioso sulla residenza effettiva della vedova dell’Avvocato, specialmente sui suoi ultimi anni di vita.

Come riporta l’edizione odierna del La Stampa, secondo le accuse dei pm, Margherita Agnelli fu «esclusa» dall’eredità del padre Gianni Agnelli, perché la famiglia decise di «far transitare» il patrimonio «direttamente in capo a John Elkann». Per dimostrare ciò sono molti i documenti sequestrati dagli inquirenti sia negli uffici che nelle abitazioni provate degli indagati (i tre fratelli Elkann, Gianluca Ferrero e Urs von Gunigen).

Indagini passaggio quote Dicembre – La differenza fra usufrutto e nuda proprietà

Uno dei punti su cui i pm intendono indagare, ai fini del trattamento fiscale, tocca la composizione della Dicembre. Il decreto di perquisizione parla di «opacità» da chiarire e, in particolare, «sul titolo giuridico di possesso delle quote da parte di Marella Caracciolo». Dalla differenza fra «usufrutto» o «nuda proprietà» deriverebbe infatti un diverso obbligo di dichiarazione delle imposte. Sulla Dicembre, inoltre, «la ricostruzione delle vicende che hanno interessato la predetta società – figura agli atti – e in particolare le cessioni di quote avvenute tra Marella Caracciolo e gli odierni nipoti paiono rivestire carattere di atti simulati non essendo a oggi stata acquisita la prova del pagamento del prezzo ed emergendo anche profili di apocrifia delle firme dei documenti indicati».

Le difese degli indagati hanno già spiegato la loro posizione, sottolineando che «l’attuale assetto proprietario della Società Dicembre, che è stato definito oltre 20 anni fa e che riflette la precisa volontà dell’Avvocato Agnelli nell’assicurare continuità alle attività della famiglia, volontà arcinota e accettata da tutti gli interessati quando ancora egli era in vita, non può in alcun modo essere messo in discussione». Sul manoscritto non vi è firma né data, ma in una prospettiva difensiva va rimarcato come sarebbe successivo al 2007 e sarebbe nato come reazione (e quindi non come azione) alla prima iniziativa giudiziaria di Margherita che cercava già allora di ridiscutere gli accordi presi tre anni prima. Consigli, dunque, affinché – a fronte di una iniziativa legale della donna – venisse rispettata la volontà dell’Avvocato inizialmente accettata da tutti, Margherita compresa.