Il progetto seconde squadre è partito nel 2018 e, dopo un interesse abbastanza rilevante, sono due le società che hanno dato seguito a questo piano: la prima è stata la Juventus, seguita poi nel 2023 dall’Atalanta. Ora però il Milan, a partire dalla prossima stagione, potrebbe diventare la terza società ad aver una formazione Under 23.
Come riporta l’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, la società rossonera sembra aver imboccato questa strada con la convinzione di avere tutte le carte in regola in vista della stagione 2024/25. A dimostrazione di ciò, sarebbero già partiti i contatti con la Pro Sesto per valutare la disponibilità dello stadio Breda a ospitare le gare casalinghe della seconda squadra del Milan: diventerebbe il campo di casa per una eventuale squadra B rossonera.
In caso di risposta affermativa, inoltre, si creerebbe un’altra convivenza Inter-Milan al di fuori di San Siro. Infatti, la Pro Sesto, per questa e probabilmente la prossima stagione, ha un accordo con i nerazzurri per ospitare la squadra femminile, anche se attualmente quest’ultima gioca all’Arena, dopo la messa in regola dell’impianto cittadino milanese.
Ogni discorso però si ferma fino a quando i rossoneri non avranno completato la pratica seconda squadra, punto fondamentale della vicenda, insieme alla mancata iscrizione di un club di Serie C. Questa ipotesi permetterebbe di iscrivere l’Under 23 del Milan, che nella gerarchia dei club che possono fare domanda è secondo dietro l’Inter, che però non sarebbe interessata a lanciare il progetto sin da ora.
L’ultima decisione, ovviamente, spetta a Gerry Cardinale, considerato che una seconda squadra costa dai 7 ai 10 milioni a stagione, ma rappresenta un’opportunità di crescita per i molti giocatori rossoneri che si sono già affacciati alla prima squadra grazie al lavoro fatto in Primavera da Ignazio Abate. Il suo potrebbe essere un nome da tenere in considerazione proprio per la panchina dell’Under 23.