Nella lunghissima saga sullo stadio Giuseppe Meazza, l’ultimo capitolo riguarda l’ipotesi di restyling sulla quale il Comune di Milano ha deciso di virare con forza, bloccato dal vincolo posto sul secondo anello dell’impianto. Un’opzione che Inter e Milan non vogliono prendere in considerazione (da qui le strade che portano a Rozzano e San Donato), ma che l’amministrazione – guidata dal sindaco Giuseppe Sala – sta continuando a esplorare.
L’ultimo intervento sul tema è stato quello di Webuild, multinazionale italiana attiva in 50 Paesi del mondo, che opera nel settore delle costruzioni e dell’ingegneria civile. La società è partecipata dallo Stato per il 16,47% attraverso CDP Equity, società pubblica del gruppo italiano Cassa Depositi e Prestiti. Ma chi è Webuild? Qual è la sua storia?
Chi è Webuild? Il nuovo nome della Salini Impregilo
Lanciato nel 2020, Webuild è solamente il nuovo nome di Salini Impregilo, un gruppo nato nel 2014 dalla fusione di Salini SpA con Impregilo. Sono i primi anni duemila quando la Salini SpA, la società fondata negli anni Trenta del secolo scorso e conosciuta soprattutto per la sua leadership nel settore idroelettrico, si consolida come terzo player delle infrastrutture in Italia, dopo Impregilo e Astaldi.
L’accelerazione impressa dalle politiche di sviluppo della Salini SpA porta la firma di Pietro Salini, dal 1994 CEO della Salini Costruttori. Nel 2009 Salini SpA acquisisce la Todini Costruttori e nel settembre del 2011 inizia ad acquistare sul mercato azioni della Impregilo. È questo l’inizio della corsa, il momento in cui le competenze della Salini Spa vengono messe al servizio di un piano di crescita che avrebbe portato alla nascita di un “Campione Nazionale”: il 1° gennaio del 2014 viene completato il processo di fusione e nasce Salini Impregilo.
Chi è Webuild? Le opere più importanti
Sono tanti nella storia i progetti realizzati (o in corso d’opera) di Webuild. Tra i più importanti vanno segnalati la Linea 4 della Metro di Milano (che collega la città da Bignami a San Siro), una tratta della Linea 16 del Grand Paris Express, il Cityringen di Copenhagen, lo skytrain della Sidney Metro Northwest in Australia, la Red Line North Underground a Doha, la Linea 3 della Metro di Riad; nuove tratte ferroviarie ad alta velocità in Italia; il nuovo Ponte Genova San Giorgio in Italia e il Long Beach International Gateway Bridge a Long Beach, in California.
E ancora il progetto di espansione del Canale di Panama; l’impianto idroelettrico Snowy 2.0 in Australia; la diga di Rogun in Tajikistan; l’Anacostia River Tunnel e il Northeast Boundary Tunnel a Washington, D.C.; lo stadio Al Bayt, che ha ospitato la coppa del mondo del 2022 in Qatar. E tutto senza dimenticare il progetto per il Ponte sullo Stretto di Messina, per il quale è stato dato il via libera all’aggiornamento del progetto definitivo che risaliva al 2011: l’opera avrà un costo di circa 14 miliardi di euro.
Chi è Webuild? Il legame con il mondo del calcio
La decisione di mettersi a disposizione per il restyling di San Siro è solamente un’estensione del legame di Webuild con il mondo del calcio. Come abbiamo visto, la società ha avuto un ruolo preponderante nel percorso verso i Mondiali del 2022 in Qatar, sia con la costruzione dello stadio Al Bayt sia con la realizzazione della metropolitana di Doha (creata proprio in vista della manifestazione).
Inoltre, il General Manager di Webuild è Massimo Ferrari, figura che vanta un passato come consigliere di amministrazione del Milan. Ferrari ha assunto l’incarico di consigliere nell’ottobre del 2020, al posto di Frank Tuil, per lasciarlo poi nel settembre del 2022, quando con il passaggio di proprietà da Elliott a RedBird è stato ufficializzato il nuovo CdA del club rossonero.