Ipotesi cessione da parte dei Moratti, Saras vola in Borsa: titolo +8% a Piazza Affari

La vendita dell’intero 40% del capitale presente nel portafoglio dei Moratti permetterebbe agli azionisti di controllo d’incassare quasi 837 milioni.

Moratti cessione Inter
Massimo Moratti (Foto: Vincenzo Lombardo/Getty Images)

Saras chiude la seduta a Piazza Affari con un balzo dell’8%, a 1,795 euro, dopo che la famiglia Moratti ha confermato di avere in corso “discussioni” con il gruppo svizzero-olandese del trading di commodities Vitol che, secondo indiscrezioni di stampa, si sarebbe fatto avanti per rilevare la quota del 40% in mano ai Moratti. Nel corso della seduta il titolo è balzato fino a toccare un massimo di 1,96 euro (+18,1%), per poi ritracciare parzialmente.

Nel corso della giornata, gli azionisti di Saras (ovverosia Massimo Moratti S.a.p.a. dell’ex patron dell’Inter Massimo Moratti, Angel Capital Management e Stella Holding) dopo le indiscrezioni relative alla partecipazione detenuta nella società, hanno reso noto che “ancorché esistano discussioni in corso con Vitol, le affermazioni di stampa non corrispondono alla realtà”. Gli azionisti si riservano di “valutare eventuali iniziative a tutela degli interessi degli stessi e di Saras”.

Come riportato da MF-Milano Finanza, Vitol ha presentato ai Moratti una offerta da 2,2 euro per azione, un prezzo che incorporerebbe un premio di oltre il 35% sul valore del titolo che ieri ha chiuso in borsa a 1,66 euro e coerente con i multipli dell’acquisizione in Sicilia della raffineria Lukoil Priolo da parte di Goi Energy. Vitol però ha posto una scadenza alla propria offerta: sarebbe infatti valida fino al 15 febbraio. In base alla offerta, la valutazione complessiva della società arriverebbe a toccare i 2,1 miliardi: la vendita dell’intero 40% del capitale presente nel portafoglio dei Moratti, pacchetto che vale attualmente oltre 630 milioni, permetterebbe agli azionisti di controllo d’incassare quasi 837 milioni.

La notizia di una offerta presentata da Vitol Group per la quota di Saras ha “implicazioni positive per il titolo nel brevissimo termine, in quanto chiarisce che ci sia un’offerta sul tavolo. Tuttavia, l’adesione della famiglia resta ancora incerta”, spiega Equita. Nel settembre 2018, la famiglia Moratti era scesa dal 50% al 40% di quota. Saras renderà noti i risultati del quarto trimestre 2023 il prossimo 15 marzo con gli analisti che si attendono un “significativo indebolimento sequenziale della redditività come risultante del calo dei margini di raffinazione nel periodo”. Il rallentamento della domanda globale e l’avvio di nuova capacità di raffinazione “possono comunque far scendere i margini 2024 ma su livelli ancora solidi”.