Come ogni anno, il dipartimento per il Coordinamento Amministrativo di Palazzo Chigi ha redatto il documento che riunisce, nelle sue 148 pagine, le oltre 390 personalità che ricoprono un ruolo dirigenziale all’interno delle società pubbliche. Il report riporta, non solo quanto viene riconosciuto dallo Stato per il proprio ruolo in queste società, ma anche la dichiarazione dei redditi di questi manager. Come avviene sostanzialmente per i politici, sempre nell’ottica di un amministrazione della cosa pubblica più trasparente possibile verso i cittadini italiani.
La dichiarazione dei redditi di questi manager si rivolge all’anno fiscale 2021 e presenta personalità di vario tipo, da professionisti autorevoli che hanno fatto del lavoro all’interno delle società pubbliche il loro pezzo forte, accumulando ruoli di spicco in diversi CdA, anche privati ovviamente. Non possono poi mancare anche figure che portano cognomi famosi, dagli Agnelli ai Mattarella, per citarne due.
Stipendio Malagò CONI – Quanto guadagna il presidente del Comitato Olimpico
In mezzo agli oltre 390 personalità, ormai da 10 anni figura anche Giovanni Malagò che, dal 2013, ricopre la carica di presidente del CONI. Malagò è stato rieletto, nel 2021, per il suo terzo mandato consecutivo a capo del Comitato Olimpico con il grande obiettivo dell’organizzazione delle Olimpiadi invernali di Milano e Cortina nel 2026. Come per gli altri, anche il numero uno del CONI ha dovuto fornire la propria dichiarazione dei redditi 2022 (riferita agli introiti del 2021) e che lo vede piazzarsi al quinto posto fra i manager pubblici più ricchi.
La classifica vede il primato incontrastato dell’avvocato Michele Briamonte, presidente del Consorzio delle Residenze Reali Sabaude (gestisce giardini e Castello della Mandria e soprattutto la “Venaria Reggia Reale”) con uno reddito annuo di 5,6 milioni di euro. Come detto Malagò si trova al quinto posto con 1 milione di euro.
Ovviamente questa somma non viene direttamente dal compenso del CONI, ma si forma con le proprietà e le altre attività che vedono coinvolto Malagò, come per esempio il commercio di auto di lusso. Dal suo incarico di numero uno del Comitato Olimpico, infatti, Malagò percepisce 179.000 euro. Ma, come più volte dichiarato dal diretto interessato, questa somma, che percepisce ininterrottamente dal 2013, viene devoluta in beneficienza ogni anno.