Una società a maggioranza pubblica (con la prevalenza di Sea, che gestisce gli aeroporti di Milano Malpensa e Milano Linate) che si occuperà della costruzione di quattro vertiporti, cioè gli aeroporti dei taxi volanti. E’ la novità che sta per investire la città di Milano, proiettando il capoluogo lombardo in una nuova dimensione a livello di trasporti.
Dirlo appare molto futuristico, ma la formazione della società, già deliberata in giunta il 19 ottobre, verrà discussa oggi in commissione a Palazzo Marino e – scrive Il Corriere della Sera – nell’arco di pochi giorni arriverà anche in Consiglio comunale per essere votata.
Taxi volanti Milano – Dove saranno i vertiporti
Dei quattro vertiporti — ognuno di una estensione di 6 mila metri quadrati — che Milano avrà, due saranno negli scali aeroportuali di Linate e Malpensa mentre gli altri due saranno in città: uno allo scalo di Porta Romana e l’altro a Citylife. Tutti e quattro saranno operativi nel 2026 in vista delle Olimpiadi di Milano-Cortina e avranno una capacità di trasporto, grazie ai taxi volanti in servizio (tutti elettrici) di 200 persone al giorno.
L’investimento è imponente: 30 milioni di euro con l’obiettivo di raggiungere il “break even point” (punto di pareggio in bilancio) nel 2035. Ironizza il capogruppo dei Verdi in Comune Carlo Monguzzi (già protagonista sul tema stadio): «Forse sono i tappeti volanti di Aladino! Come si fa a dire che non saranno inquinanti? E poi per 200 persone bastava un treno in più dalla stazione di Cadorna per l’aeroporto di Malpensa. E per Linate avevo capito che fosse stata costruita la nuova M4. Ma questo è il nuovo Pgt per una città equa e sostenibile!».