United non più in vendita: il titolo crolla in Borsa. Perso valore per 700 milioni

Per il club di Premier, quotato in borsa dal 2012, si tratta del peggior risultato di sempre da quando è diventato una società per azioni, con una perdita di valore che sfiora i 700 milioni.

Manchester United crollo Borsa
(Foto: Michael Regan/Getty Images)

Crollo in Borsa per il Manchester United dopo le indiscrezioni secondo cui il club non sarebbe più in vendita: nella sola giornata di ieri le azioni dei Red Devils hanno perso il 18% dopo essere andate sotto persino del 21%.

Per il club di Premier League, quotato in borsa dal 2012, si tratta del peggior risultato di sempre in 11 anni da quando è diventato una società per azioni, con una perdita di valore che sfiora i 700 milioni di euro. Secondo le indiscrezioni circolate nelle ultime settimane, la famiglia Glazer, proprietaria del club da 16 anni, avrebbe deciso di ritirare dal mercato lo United, perché insoddisfatta dalle offerte ricevute.

In vendita dallo scorso novembre, il club di Old Trafford ha attirato le attenzioni dello sceicco qatariota Jassim bin Hamad al-Thani e del milionario inglese e patron di Ineos Sir Jim Ratcliffe, entrambi però lontani dalla richiesta della proprietà che si aggira sugli 11 miliardi.

L’idea dei Glazer – che avevano aperto alla cessione totale della società, ma anche di una quota di minoranza del club – è quella di tornare sul mercato a condizioni più favorevoli nel 2025. Un anno che avrà già visto all’opera la prima edizione della nuova Champions e nel quale prenderà il via il nuovo Mondiale per Club, senza dimenticare l’imminente Mondiale in USA, Canada e Messico.