Serie A, maxirecupero per le esultanze: si va verso 4 minuti in più a partita

Secondo le nuove indicazioni diventa assai improbabile che ci siano primi tempi che termineranno senza alcun minuto di recupero.

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(Photo by Harry How/Getty Images)

Nel pomeriggio di ieri gli arbitri italiani si sono riuniti per la prima lezione della stagione nel ritiro di Cascia. Tutti i fischietti sono stati aggiornati sulle più importanti modifiche al regolamento che entra in vigore da questa stagione. Particolare attenzione per la regola numero 7, quella che specifica le varie casistiche che rientrano nel tema “Durata della gara”.

In essa, come riporta l’edizione odierna de Il Corriere dello Sport, sono presenti tutti i vari casi per cui una partita di calcio deve essere giocata oltre i 90 minuti regolamentari, quindi porta l’arbitro ad assegnare i minuti di recupero. Fra le più conosciute ragioni, sostituzioni a interventi dello staff medico in campo per citare i più importanti, ecco che da questa stagione si farà particolare attenzione ai «festeggiamenti per la segnatura di una rete», che diventerà così motivo di recupero, e non solo per eventuali sanzioni da comminare a questo o quel giocatore se nei festeggiamenti si trascende in comportamenti inappropriati.

Considerando la maggiore attenzione per le casistiche già in vigore da alcune stagioni e sommando questa nuova direttiva, dalla prossima stagione si potrebbe assistere a partite di campionato che arrivino a durare più di 100 minuti. Secondo gli analisti della CAN, in media ci saranno due minuti di recupero nel primo tempo e dai sette ai 10 nel secondo. Si giocherà, di fatto, un giorno in più, 25 ore e mezza circa. Un balzo in avanti sulla durata complessiva della partita che passerà quindi, secondo le stime, dai 98 minuti medi della scorsa stagione (a livello di Premier e iga) ai 100-102 di quella che inizierà il 19 agosto.

A fare da apripista ci ha pensato l’amichevole disputata al Tardini fra Parma e Sassuolo. Dopo un primo tempo in cui non è successo nulla di particolare, sono stati concessi dall’arbitro Tremolada due minuti di recupero. Questa sarà una costante a partire dalla prima giornata con le prime fazioni che non dovrebbero mai più concludersi senza recupero. Nella ripresa invece potrebbero essere “normali” dai sei agli otto minuti fino ai 10.

Tutte queste  indicazioni arrivano dalla FIFA, come visto durante i Mondiali del 2022 in Qatar. Pierluigi Collina, presidente della Commissione Arbitrale della FIFA, spiegò allora come gli spettatori vogliono vedere giocare a calcio e dunque quello era l’obiettivo. Si vorrebbe arrivare a giocare 60 minuti di gioco effettivo. Sempre in Serie A, la passata stagione si giocò 55 minuti effettivi a partita, in linea con la Premier, più di noi solo la Ligue 1 (56), meno Bundesliga (54) e Liga (53).

Da scoprire se le esultanze dopo i gol verranno calcolate con un tempo di recupero codificato, come succede per i recuperi e l’intervento dei medici in campo che, rispettivamente, portano a 30 secondi e a un minuto di recupero in automatico. Certo è che se un giocatore recupera subito il pallone e lo porta a centrocampo, non dovrebbero esserci grandi addizioni. Tutto questo dovrà essere chiarito dal designatore Rocchi, che però, molto probabilmente, non parlerà di maxi recupero, anche se la sostanza di fatto non cambia.

Ovviamente nel primo giorno di raduno degli arbitri non si è parlato solamente dei recuperi. Infatti è stata messa sotto la lente di ingrandimento la differenza fra deviazione e giocata che sarà determinante ai fini della definizione di una posizione di fuorigioco.

Una giocata deliberata avverrà quando:

  • il pallone arriva da lontano e il calciatore ne aveva una visuale chiara;
  • il pallone non si muoveva velocemente;
  • la direzione del pallone non era inaspettata;
  • il giocatore ha avuto il tempo di coordinare il movimento del proprio corpo, senza allungamento/estensione degli arti o un salto istintivo o un movimento che ha portato a un contatto/controllo limitato, tenendo presente che un pallone che si muove a terra è più facile da giocare che un pallone in area.

Un’altra eredità del Mondiale riguarda i portieri. Dopo il comportamento di Emiliano Martinez durante i rigori della finale fra la Francia e la sua Argentina, il regolamento della Serie A specifica che «il portiere non deve comportarsi in modo da distrarre irregolarmente colui che calcia, ad esempio ritardare l’esecuzione del tiro, o toccare i pali, la traversa o la rete della porta». I portieri avranno dapprima un richiamo e poi un’eventuale ammonizione in caso di recidiva.