Massimo Ferrero, ex proprietario della Sampdoria, è indagato dalla procura di Genova nell’ambito dell’inchiesta partita dopo l’invio da Torino delle carte sul giro di plusvalenze della Juve. La Sampdoria, secondo l’accusa, avrebbe ottenuto dei finanziamenti pubblici nel periodo Covid che non gli sarebbero spettati perché i bilanci sarebbero stati artefatti grazie alle plusvalenze. Parte di quei finanziamenti sarebbero poi stati usati per coprire alcune posizioni debitorie delle società cinematrografiche di Ferrero in Calabria.
Le indagini riguardano sette operazioni di compravendita di calciatori con la Juventus, avvenute tra il 2019 e 2020, che comprendono anche il portiere Emil Audero. In particolare, dall’esame degli atti trasmessi dalla Procura della Repubblica di Torino, l’autorità giudiziaria ritiene “siano emerse ipotesi di plusvalenze fittizie e correlate ipotesi di false fatturazioni”.
L’ipotesi di reato è truffa per il conseguimento di erogazioni pubbliche, in relazione a finanziamenti assistiti da garanzia pubblica ottenuti dalla Sampdoria negli anni 2020 e 2021, nella cornice emergenziale connessa alla pandemia da Covid-19. L’autorità giudiziaria sta procedendo per: false comunicazioni sociali, emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti.
lug. – In particolare, la Guardia di finanza, su mandato della Procura di Genova, sta dando esecuzione a:
decreto di perquisizione locale e sequestro di documentazione amministrativa, contabile e fiscale nella sede dell’Uc Sampdoria;
richiesta di consegna di atti e documenti a Banca Sistema spa e Macquarie Bank a Milano; ordine di esibizione atti e documenti alle sedi di Sace, Mediocredito Centrale e Istituto per il credito sportivo a Roma.
La procura ritiene che per effetto delle operazioni sull’asse Genova-Torino, “i bilanci di esercizio del 2019 e del 2020 della Uc. Sampdoria abbiano riportato l’esposizione di una minor perdita e di un maggior valore dell’attivo patrimoniale rispetto a quello reale e che la sopravvalutazione dei calciatori Audero, Stoppa, Francofonte e Gerbi abbia determinato per l’Uc Sampdoria l’utilizzo di fatture sovradimensionate e, conseguentemente, l’indebita detrazione di Iva nonché l’annotazione di costi superiori a quelli effettivi.
Analogamente si ritiene -allo stato- che la cessione dei giocatori Peeters, Mulè e Vrioni da parte dell’U.C. Sampdoria sia avvenuta mediante l’emissione di fatture riportanti valori superiori a quelli reali”.