Juve, la richiesta della Procura FIGC: -11 in classifica

La Procura FIGC ha chiesto 11 punti di penalizzazione per la Juventus e otto mesi di inibizione ai dirigenti per il caso plusvalenze.

Plusvalenze nuove regole
(Foto: TIZIANA FABI/AFP via Getty Images)

Undici punti di penalizzazione: è questa la richiesta avanzata dalla Procura federale della FIGC nei confronti della Juventus, nella nuova udienza della corte di appello federale per il processo plusvalenze. L’udienza era iniziata intorno alle ore 10, con le parti collegate da remoto compreso il presidente bianconero Gianluca Ferrero.

Si tratta della terza volta in cui il secondo grado della giustizia sportiva discute il caso: la prima, il 27 maggio 2022, si era chiusa con il proscioglimento di tutti i club coinvolti a iniziare dai bianconeri per l’impossibilità di stabilire un reale parametro di valutazione economica di un giocatore; la seconda, il 20 gennaio 2023 alla luce dei nuovi elementi emersi dall’inchiesta Prisma di Torino, con la penalizzazione di 15 punti al club e le inibizioni ai dirigenti.

Quattro di queste – quelle di Agnelli (per 24 mesi) Paratici (30 mesi), Cherubini (16 mesi) e Arrivabene (24 mesi) – sono state confermate dal Collegio di Garanzia del Coni. Adesso la Corte è chiamata a motivare la rilevanza della posizione degli altri sette ex dirigenti coinvolti ai fini della sanzione data: si tratta di Pavel Nedved, Paolo Garimberti, Assia Grazioli-Venier, Caitlin Mary Hughes, Daniela Marilungo, Francesco Roncaglio ed Enrico Vellano. Per loro Chinè ha chiesto ora 8 mesi di inibizione.