De Laurentiis: «La pirateria fa perdere abbonati, la Serie A deve produrre le partite da sola»

«Bisogna coinvolgere le grandi piattaforme di streaming come Amazon, Apple, Netflix, Paramount Plus e Discovery HBO e usarle come distributore fisico»

De Laurentiis partite Serie A
Aurelio De Laurentiis (Foto: GABRIEL BOUYS/AFP via Getty Images)

Il patron del Napoli Aurelio De Laurentiis ha cercato a più riprese delle alternative per quanto riguarda la vendita dei diritti tv per il campionato di Serie A. Tra queste, anche una gestione diretta della trasmissione streaming delle gare per poi usufruire delle varie piattaforme disponibili sul mercato per arrivare al consumatore finale.

Il proprietario del club neo Campione d’Italia lo ha spiegato al Financial Times: «Metti insieme Amazon, Apple, Netflix, Paramount Plus, Discovery HBO, e dici, la Serie A produrrà da sola le partite. L’obiettivo sarebbe quello di usare quelle piattaforme come distributore fisico per le nostre partite per fare un ponte diretto tra il campionato di Serie A e i tifosi». De Laurentiis, ha inoltre aggiunto, come il fenomeno della pirateria stia contribuendo a una diminuzione degli abbonati alla pay-TV. Nel 2015, in Italia c’erano 4,3 milioni abbonati ai canali pay-tv per guardare la Serie A, ma oggi quel numero è sceso a soli 1,9 milioni.

Non solo Aurelio De Laurentiis, appoggiato anche da altri presidenti della Serie A. L’idea della produzione in autonomia delle partite è sul tavolo di altre leghe europee come la Liga. Il massimo campionato spagnolo, per esempio, offre un servizio in abbonamento nel Regno Unito su Amazon Prime. Sulla piattaforma del gigante fondato da Jeff Bezos la Liga trasmette le partite prodotte esclusivamente dalla lega.

Sul tavolo della Lega Serie A c’è ancora la possibilità di chiudere un accordo di finanziamento per la cessione dei propri diritti a fondi di private equity per la creazione del proprio canale per trasmettere le partite. Inoltre, le varie società, non tanto inclini a cedere una quota dei propri ricavi e vorrebbero garantirsi dei prestiti da alcuni istituti di credito così da avere le risorse economiche ma senza cedere nessuna quota di controllo.

Sulla stessa strada, ma con l’ausilio di fondi di private equity, si sta muovendo la Bundesliga che ha intenzione di creare una nuova piattaforma di streaming da mettere a disposizione dei tifosi che possono così accedere direttamente alla visione in diretta delle partite del campionato tedesco. Infine, la stessa FIFA, durante i Mondiali in Qatar, ha offerto partite gratuite ai tifosi in Brasile tramite la sua piattaforma di streaming FIFA+.

In questa stagione la Serie A ha guadagnato 1,2 miliardi di euro dai diritti di trasmissione combinati nazionali e internazionali, secondo Enders Analysis, rispetto ai 2,1 miliardi di euro della Liga e ai 3,8 miliardi di euro della Premier League. La Lega italiana ha da poco pubblicato il bando per l’assegnazione dei diritti tv a partire dalla stagione 2024/25, che, per effetto della modifica della Legge Melandri, può essere estesa oltre i tre anni per un massimo di cinque.