Non accenna a placarsi il “caso Negreira” in Spagna, ma questa volta nel mirino è finito il presidente della Liga, Javier Tebas. Il numero uno del massimo campionato spagnolo, infatti, secondo quanto riportato dal quotidiano spagnola La Vanguardia, avrebbe inviato false prove alla Procura per coinvolgere direttamente gli ex presidente del Barcellona, Josep Maria Bartomeu e Sandro Rosell.
Immediata la risposta di Tebas, che dal suo account ufficiale di Twitter ha commentato l’articolo del giornale: «Il titolo di La Vanguardia è falso, non accusiamo nessuno, la stessa notizia lo conferma rimarcando quanto detto nella lettera all’accusa, né questa lettera implica l’esercizio di un’accusa specifica contro nessuno. Signor Conde Godò (editore del quotidiano spangolo, ndr) controlli meglio i suoi giornalisti che calunniano».
La Vanguardia riporta, secondo le informazioni in suo possesso, come Tebas abbia presentato alla Procura spagnola un documento scritto a mano da Josep Contreras, ex dirigente del Barcellona, scomparso il 25 dicembre del 2022. Ma, come raccontato dalla famiglia del dirigente scomparso, il documento depositato in Procura da Tebas non riportava i nomi degli ex presidenti bluagrana, ma si riferiva a un altro caso, quello relativo a Soule, che si concentra sul presunto uso improprio di fondi destinati alla Federazione spagnola, presieduta al tempo da Angel Maria Villar che ne è rimasto numero uno dal 1988 al 2018.
Secondo il quotidiano invece, nel documento consegnato alla Procura il 22 febbraio, da lui personalmente firmato, avrebbe messo in relazione i nomi degli ex presidenti con quelli che apparivano nel documento.