Cambio logo Juventus: li ha davvero aiutati?

Il logo della Juventus è ormai in preda alle critiche da circa 6 anni, ovvero dal 2017, anno in cui il brand della squadra e del merchandising è…

Juventus nuova maglia Home
(Foto: Valerio Pennicino/Getty Images)

Il logo della Juventus è ormai in preda alle critiche da circa 6 anni, ovvero dal 2017, anno in cui il brand della squadra e del merchandising è stato associato ad una grafica rivoluzionaria, ben lontana dal vecchio logo. È a partire da quell’anno, infatti, che la squadra ha cominciato a cercare una rivoluzione estetica, per presentarsi al mondo in maniera più moderna e adatta alle tendenze del momento.

A prima vista, il logo appariva troppo minimale e ben lontano dallo stemma che per decenni ha accompagnato appassionati di calcio e tifosi. Con l’arrivo dell’anno attuale, le modifiche sono state poi continuate dal brand Adidas.


Un logo, che ad oggi però, continua a farsi valere e fa ben comprendere alcune caratteristiche chiave della squadra. Tali caratteristiche verranno spiegate nel dettaglio nei righi successivi, in quanto meritano delle delucidazioni. Sono proprio loro, infatti, a far capire al pubblico quanto il nuovo logo abbia aiutato tutta la squadra.

Il nuovo logo della Juventus visto più da vicino

Cosa dire della forma del nuovo logo, se non che contiene tutto quello che deve contenere?

Strisce, scudetto e lettera “J”, bastano per far risultare questo logo, un logo di valore. I tre elementi che formano il DNA Juve sono presenti e riportano con immediatezza, alla mente, l’identità e la filosofia della squadra.

Insieme al logo, nell’anno 2017, cambiarono ovviamente anche le maglie, il sito e tutti i gadget venduti negli store ufficiali. Il precedente stemma è stato sostituito con quello nuovo, i “font” per le impaginazioni sono stati aggiornati e la coerenza comunicativa è stata così raggiunta.

D’altronde si sa, un nuovo logo segna una nuova era. 

Adidas pensa ad una nuova modifica per l’anno 2022/2023

Ebbene sì, nei paragrafi precedenti non era stato ancora detto, ma il merito del nuovo stile del logo Juventus, va all’Adidas.

Inizialmente, tre erano le opzioni:

  • Aggiunta di una patch a sfondo bianco con scudetto munito di logo 
  • Aggiunta di un bordo bianco e spesso intorno allo stemma del club bianconero, simile a quello del brand Adidas per la maglia della Juventus 2021/22
  • Scelta di loghi dorati, per trasmettere un senso di valore e prestigio

Le caratteristiche del nuovo logo Juventus

Un po’ come i migliori siti per creare logo insegnano, ogni brand deve essere rappresentato da linee, forme e colori che si avvicinano all’etica aziendale. 

Il logo della Juventus, urla semplicità di valori, seppur sia associato ad un’eccellenza nel mondo dell’agonismo e delle competizioni sportive. I colori, solamente due, bastano per far capire che la squadra rappresentata dalla “J” in mezzo, è proprio la Juventus. Primeggiano i colori emotivi, bianco e nero, come due opposti che si uniscono.

Molti, per anni, hanno pensato che il logo fosse privo di riferimenti a Torino, come ad esempio la zebra oppure le stelle, ecc. Ad oggi, il logo si avvicina ai gusti dei nuovi giovani, i millennials, in una società dove la soglia dell’attenzione si sta abbassando sempre di più. Un marchio a prima vista banale, ma che ha tutto quello che serve per far capire il messaggio che lancia. Se si pensa al pubblico più giovane, anche un bambino può riprodurlo con i colori del proprio astuccio, così come è stato fatto per anni con il simbolo della Nike

Le squadre di calcio devono fidelizzare i propri fan, tenendo conto anche dei loro cambiamenti generazionali. Ad oggi il tempo risulta, finalmente, una risorsa primaria. Anche il tempo impiegato a riconoscere un logo è importante.

Gli svantaggi del nuovo logo della Juventus

Ogni volta che si genera un nuovo logo, specialmente se più semplice e minimale, si sa, il rischio contraffazione è sempre dietro l’angolo

Il consiglio diretto agli interessati all’acquisto, è quello di fare shopping solo ed esclusivamente nei negozi autorizzati del brand. Solo in questo modo, infatti, l’utente sarà certo di acquistare un articolo di qualità, autentico e spendere bene il proprio denaro.

C’è da considerare, inoltre, che l’acquisto di un articolo contraffatto può portare a insidie non di poco conto, come l’incorrere nel reato di ricettazione previsto all’art. 648 c.p., in sanzioni e/o reclusioni.

Gli abiti contraffatti, inoltre, possono essere realizzati con materiali nocivi per la salute, a partire dai coloranti.