Ora legale quando cambia? Ritorna l’ora legale che scatta alle ore 02:00 della notte tra sabato 25 e domenica 26 marzo. Come di consueto, l’orario verrà spostato in avanti di un’ora passando direttamente dalle 2:00 alle ore 3:00 di notte. Dormiremo quindi un’ora in meno ma avremo un’ora di luce naturale in più e questo durerà per diversi mesi, fino a domenica 29 ottobre con il ritorno dell’ora solare.
L’ora legale resterà infatti in vigore fino a domenica 30 ottobre 2023. A domenica per molti dispositivi elettronici come smartphone, pc e tablet l’aggiornamento all’ora legale sarà automatico mentre bisogna spostare le lancette un’ora avanti per i dispositivi “meno moderni”.
Ora legale quando cambia? Il risparmio in termini economici
Nei 7 mesi in cui sarà in vigore l’ora legale, secondo le stime di Terna – la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale – l’Italia risparmierà oltre 190 milioni di euro, grazie a un minor consumo di energia elettrica pari a circa 420 milioni di kilowattora che consentirà, inoltre, di apportare un importante beneficio ambientale, quantificabile nella riduzione di circa 200mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Nel periodo primavera-estate, i mesi che segnano il maggior risparmio energetico stimato da Terna sono aprile e ottobre.
Spostando in avanti le lancette di un’ora, infatti, si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento. Nei mesi estivi l’effetto ‘ritardo’ nell’accensione delle lampadine si colloca nelle ore serali, quando le attività lavorative sono per lo più terminate e fa registrare valori meno evidenti in termini di risparmio elettrico.
Ora legale quando cambia? L’analisi sui consumi
Dal 2004 al 2021, secondo l’analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,5 miliardi di kWh e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro. Il beneficio economico stimato per il periodo di ora legale nel 2022 è calcolato considerando che il costo del kilowattora medio per il “cliente domestico tipo in tutela” (secondo i dati dell’Arera) è, attualmente, pari a circa 46,03 centesimi di euro al lordo delle imposte.
I circa 420 milioni di kilowattora di minori consumi di elettricità equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 150 mila famiglie. In Italia l’ora legale è in vigore dal 1966. In precedenza, era stata usata per la prima volta nel 1916. Dopo essere stata abolita e riconfermata diverse volte, è stata definitivamente adottata dal nostro Paese con una legge del 1965, in un periodo in cui il fabbisogno energetico aumentava di continuo.
L’applicazione dell’ora legale, sottolinea la Fieg, nelle aziende editrici e stampatrici di giornali quotidiani avrà inizio, anziché alle ore 02:00 di domenica 27 marzo, alle ore 12:00 di sabato 26 marzo, ora in cui le lancette dell’orologio dovranno essere spostate in avanti di 60 minuti.