Il GIP di Milano ha disposto il sequestro di 90 milioni di euro nel corso di un’operazione portata avanti congiuntamente in Lombardia, Piemonte, Calabria e Germania, che ha svelato un traffico illegale di rifiuti in ambito europeo.
Nell’inchiesta, le cui indagini sono state portate avanti dai carabinieri del NOE di Milano con l’ausilio della polizia tedesca, è finito anche Maurizio Rullo, ex proprietario del Novara nel 2021, società fondata nel 1908 e dichiarata fallita a gennaio 2023 dal Tribunale della stessa città piemontese.
Dall’ordinanza di custodia cautelare che ha portato a numerosi arresti emerge che «il finanziamento per l’acquisizione del Novara calcio spa da parte di Rullo Maurizio sarebbe avvenuto impiegando il denaro proveniente dal traffico illecito di rifiuti ferrosi. Si tratta di 797.500 euro che – hanno ricostruito le indagini – da un conto corrente tedesco furono trasferiti su quelli della società di calcio con la causale “acquisto quote”» e «finanziamento soci».
Su quel conto corrente, intestato a una società di Rullo, «iniziavano già a confluire dal 2016 i proventi illeciti» Insieme all’ex proprietario del Novara sono finite in carcere altre 5 persone. L’operazione rientra nell’ambito di un “Action Day” coordinato da Eurojust per i profili internazionali, con il supporto di Europol, ed è condotta congiuntamente dal Gruppo Carabinieri per la Tutela Ambientale e la Transizione Ecologica di Milano e dell’Ufficio Federale di Polizia Criminale (BKA) di Monaco di Baviera.
Le indagini sono condotte dalla Procura di Milano, Monaco e Reggio Calabria. È stata infatti creata una squadra investigativa comune per accertare reati in materia di traffico illeciti di rifiuti che in questo caso si è sviluppato in vari Paesi europei con un giro di false fatturazioni e attività di riciclaggio.